Ho riconsegnato casa in affitto e il proprietario voleva una somma assurda per le zanzariere rotte: l’ho zittito con questa sentenza

Se dopo la riconsegna della casa in affitto il proprietario chiede soldi per sostituire le zanzariere rotte ecco come reagire.

L’affitto di una casa comporta diritti e doveri per proprietari e inquilini. Chi mette il locazione il bene si chiama locatore, l’affittuario è il conduttore. Per loro la Legge stabilisce determinate regole da seguire al fine di evitare controversie.

L’articolo 1575 del Codice Civile definisce i doveri del proprietario dell’immobile. Questo deve consegnare all’inquilino il bene locato in buono stato di manutenzione, mantenere l’abitazione in stato da servire all’uso stabilito e garantirne il godimento pacifico durante l’intera locazione. Suo compito è effettuare interventi laddove sia necessario per evitare disagi al conduttore.

Nello specifico sono a carico del proprietario tutte le riparazioni di una certa entità, quelle che rientrano nella manutenzione straordinaria perché legate ad una causa di forza maggiore. I piccoli lavori di manutenzione ordinaria, invece, spettano all’inquilino dell’immobile locato. Dovere del conduttore, invece, è riconsegnare l’immobile in buono stato, godere pacificamente della casa, effettuare migliorie a proprie spese, chiedere la documentazione degli impianti e ricevere le ricevute di pagamento dell’affitto. In base a queste direttive generali chi paga per le zanzariere rotte?

Zanzariere rotte, ecco chi dovrà pagare la sostituzione

Secondo la normativa la zanzariera non è un elemento essenziale dell’immobile. Significa che il proprietario non è tenuto a metterla in casa come invece succede, ad esempio, per un impianto di riscaldamento. Le zanzariere sono accessori soggetti all’usura del tempo a causa dell’uso quotidiano.

Zanzariera con un buco
Zanzariere rotte, ecco chi dovrà pagare la sostituzione (Designmag.it)

Secondo il Tribunale di Tivoli tenendo conto di queste puntualizzazioni l’inquilino non ha responsabilità del logorio della zanzariera e, di conseguenza, non è tenuto a ripagare l’accessorio quando il contratto scadrà e lascerà l’immobile. La sentenza di riferimento è la numero 1049 dell’11 luglio 2025. Stessa conclusione per altri Tribunali. Il proprietario non può pretendere un risarcimento danni se questi derivano dall’usura naturale a meno che non dovesse portare prove del comportamento negligente del conduttore.

Un allentamento nella rete, un piccolo strappo sono conseguenze dell’usura per uso normale, quindi non si possono chiedere soldi al conduttore per la riparazione. L’articolo 1590 del Codice Civile, infatti, specifica che l’inquilino è tenuto a riconsegnare l’immobile nello stesso stato in cui l’ha ricevuto ma non è responsabile per il deterioramento derivante dall’uso conforme al contratto.

Il logorio naturale non è responsabilità dell’inquilino e non è un danno da risarcire. L’unico modo che il proprietario ha per chiedere il pagamento della riparazione al conduttore è dimostrare che il danno non rientra nel deterioramento fisiologico ma è stato provocato dalla negligenza o dall’abuso dell’inquilino.

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