Quando arriva il freddo, la tentazione di alzare il riscaldamento al massimo è fortissima.
Eppure, guardando la bolletta del gas, mi sono reso conto che dovevo trovare alternative più economiche e sostenibili per mantenere la casa confortevole.
Ho iniziato a sperimentare diversi metodi per trattenere il calore esistente e sfruttare fonti naturali di riscaldamento, scoprendo che con piccoli accorgimenti è possibile aumentare la temperatura percepita di diversi gradi senza accendere i termosifoni.
Non si tratta di magia, ma di fisica applicata: ridurre le dispersioni termiche, massimizzare l’apporto solare e sfruttare il calore generato dalle normali attività domestiche. I risultati sono stati sorprendenti: la casa è rimasta piacevolmente calda e le bollette si sono alleggerite notevolmente.
Sfruttare la luce solare e bloccare le dispersioni termiche
Il sole è la fonte di calore gratuita più potente a nostra disposizione, eppure spesso dimentichiamo quanto possa contribuire a riscaldare gli ambienti. Durante le ore diurne, ho preso l’abitudine di aprire completamente tende e persiane nelle stanze esposte a sud e a ovest, permettendo ai raggi solari di penetrare e riscaldare naturalmente pavimenti e pareti.
Questi elementi, assorbendo il calore, lo rilasciano gradualmente anche nelle ore successive, creando un effetto volano termico che mantiene la temperatura stabile più a lungo.

Al tramonto, però, diventa fondamentale invertire la strategia: chiudo immediatamente tutte le tende pesanti, preferibilmente quelle termiche o foderiate, che fungono da barriera isolante contro il freddo notturno. Le finestre sono infatti i punti più deboli dell’involucro edilizio, attraverso cui si disperde la maggior parte del calore.
Ho anche scoperto che posizionare dei tappeti spessi sui pavimenti, soprattutto se in ceramica o pietra, fa una differenza enorme: il pavimento nudo assorbe il calore dei nostri piedi e lo disperde verso il basso, mentre un tappeto crea uno strato isolante che trattiene il calore nell’ambiente.
Sigillare gli spifferi e ottimizzare il calore degli elettrodomestici
Gli spifferi sono i nemici invisibili del comfort termico: anche fessure minuscole possono causare perdite significative di calore e creare fastidiose correnti d’aria fredda. Ho dedicato un pomeriggio a ispezionare accuratamente tutte le finestre e le porte, individuando ogni punto critico.
Con semplici paraspifferi adesivi, facilmente reperibili nei negozi di bricolage, ho sigillato il perimetro di ogni serramento. Per le porte che danno sull’esterno, ho installato dei paraspifferi a spazzola nella parte inferiore, eliminando completamente le infiltrazioni d’aria gelida.
Ma c’è un altro aspetto geniale che ho scoperto: gli elettrodomestici che utilizziamo quotidianamente producono una quantità sorprendente di calore che normalmente sprechiamo. Quando uso il forno per cucinare, al termine della cottura lascio lo sportello socchiuso: il calore residuo si diffonde nella cucina riscaldandola gratuitamente per ore.
Lo stesso vale per la lavastoviglie e la lavatrice: al termine del ciclo, se apro subito lo sportello, il vapore caldo che si sprigiona contribuisce ad aumentare la temperatura dell’ambiente.






