Molti amanti degli animali desiderano di avere in casa creature a dir poco insolito e affascinanti, desiderando la loro compagnia pur non avendo alcuna intenzione di lasciare la città.
La curiosità nei confronti di animali diversi dal solito è più diffusa di quello che si potrebbe pensare, così come la tentazione di portarli tra le mura della propria casa, sopratutto quando si tratta di cuccioli di piccola taglia e apparentemente gestibili come un cane o un gatto.
Tuttavia, non solo la vita in appartamento è tutt’altro che adatta a questi animali, ma la legge può vietare la detenzione di alcune specie, e le conseguenze non si limitano a una semplice multa. Uno degli animali più desiderati è la volpe, ma la sua detenzione in casa può portare a grossi rischi con la legge.
Cosa si rischia a tenere una volpe in casa
Le volpi, grandi più o meno quanto un cane di razza Beagle, sono particolarmente desiderate tra gli amanti degli animali. Pur essendo affascinante, la volpe è considerata fauna selvatica e non può essere classificata come animale domestico. Secondo la legge italiana, ogni animale selvatico è patrimonio indisponibile dello Stato e la sua detenzione in casa è vietata, salvo eccezioni strettamente regolamentate.

Nonostante una volpe possa nascere in cattività, il suo addomesticamento è limitato a pochi esemplari e non la rende automaticamente adatta alla vita in appartamento. Le esigenze comportamentali e ambientali della specie sono complesse: rinchiuderla in uno spazio ristretto genera stress, comportamenti anomali e, in molti casi, rischio di maltrattamento.
Inoltre, la legge prevede pene severe per chi sottopone un animale a condizioni incompatibili con le sue caratteristiche naturali, con multe che possono superare i 30.000 euro o persino il carcere.
Il divieto non è quindi solo una formalità: è pensato per proteggere sia l’animale sia le persone. Le volpi, pur piccole e apparentemente docili, possono manifestare comportamenti imprevedibili e richiedono cure e spazi che un condominio non può garantire. Questo spiega perché, nonostante la loro popolarità tra gli appassionati, siano vietate in molte aree residenziali, e perché il loro possesso illegale possa comportare conseguenze economiche e legali molto serie.
Chi desidera un animale da compagnia fuori dall’ordinario dovrebbe quindi informarsi con attenzione sulle normative vigenti e sulle esigenze etologiche della specie, evitando di confondere addomesticamento con domesticazione. Una scelta consapevole può prevenire stress per l’animale e problemi legali per il proprietario, garantendo un rapporto sano e duraturo tra uomo e animale.
Per scoprire quali animali è possibile detenere è possibile consultare il Decreto del Ministero dell’Ambiente del 19 aprile 1996: Elenco delle specie animali che possono costituire pericolo per la salute e l’incolumità pubblica e di cui è proibita la detenzione.