Furto in casa attraverso i ponteggi, puoi chiedere i danni: nuova storica sentenza spiega chi paga e come fare richiesta

Se il furto in casa è avvenuto a causa dei ponteggi si possono chiedere i danni all'impresa edile (e non solo). La sentenza è storica. 

In caso di ristrutturazione nel condominio con l’installazione di ponteggi bisogna prestare molta attenzione alla sicurezza perché i ladri potrebbero approfittare dell’impalcatura per entrare in casa dei condomini e commettere un furto. La Cassazione ha deciso chi sarebbe in tal caso responsabile dei danni.

I ponteggi possono favorire la salita dei malintenzionati ai piani più alti dell’edificio. Una volta arrivati al piano sarà un gioco da ragazzi forzare una finestra ed entrare in casa quando dentro non c’è nessuno. Bisogna evitare che ciò possa accadere, di chi è il compito? Sicuramente i condomini dovrebbero fare attenzione a chiudere le finestre e abbassare le serrande inserendo anche un blocco per maggiore sicurezza.

Purtroppo i ladri si sono evoluti e con i giusti attrezzi non ci sarebbe blocco che tenga. La protezione deve arrivare dai ponteggi stessi che non devono diventare uno strumento utile ai malintenzionati per commettere l’effrazione. Ad occuparsi della sicurezza, dunque, deve essere la ditta che effettua i lavori di ristrutturazione.

La sentenza coinvolge ditta e condominio: ecco chi paga in caso di furto

La Cassazione ha riconosciuto responsabili di un furto in casa con ponteggi sia il condominio che l’impresa. L’ordinanza di riferimento è la numero 25122 del 7 maggio 2025 depositata lo scorso 12 settembre e stabilisce che sia il condomino che la ditta incaricata dei lavori hanno l’obbligo di adottare adeguate misure di prevenzione per impedire un uso anomalo e illecito delle impalcature.

Ladri in casa
La sentenza coinvolge ditta e condominio: ecco chi paga in caso di furto (Designmag.it)

Il caso in questione ha avuto come protagonista una donna che il 21 ottobre 2006 ha subito un furto in casa (quinto piano). Secondo la ricostruzione i ladri hanno sfruttato i ponteggi per arrivare al piano alto e introdursi in casa. La proprietaria ha subito incolpato l’impresa che a suo dire non aveva installato misure di sicurezza valide. Le protezioni installate, infatti, non si sono rivelate efficienti contro l’intrusione. Dopo il Tribunale e l’appello alla Corte di Salerno la questione è arrivata in Cassazione.

Gli Ermellini hanno smontato la sentenza della Corte d’Appello che ha ritenuto il ponteggio una mera occasione agevolatrice del passaggio furtivo nell’appartamento e non lo ha riconosciuto come una causa effettiva dell’evento. La Cassazione ha espresso un parere diametralmente opposto. Se un ponteggio è usato dai ladri per raggiungere un piano elevato e commettere un furto è impossibile parlare di semplice occasione. Si deve parlare di concausa dell’evento. L’impresa non adottando adeguate misure di sicurezza ha contribuito al reato. Non solo, la Cassazione ha analizzato anche il ruolo del condominio e stabilito che ha l’obbligo di vigilanza e custodia.

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