Per anni ho combattuto contro l’umidità e le macchie scure di muffa che comparivano puntualmente negli angoli del bagno e dietro i mobili della camera da letto.
Ho provato ogni tipo di soluzione: deumidificatori elettrici che consumavano energia, prodotti chimici antimuffa dall’odore pungente, ventilatori che facevano circolare l’aria ma non risolvevano il problema alla radice.
Niente sembrava funzionare davvero, finché una vivaista non mi ha consigliato di provare con l’edera. Inizialmente ero scettica: come poteva una semplice pianta risolvere un problema così ostinato? Eppure, dopo aver posizionato strategicamente alcune piante di edera nelle zone più critiche della casa, ho notato un miglioramento sorprendente.
Un deumidificatore naturale che assorbe l’umidità in eccesso
L’edera comune, quella che vediamo arrampicarsi sui muri esterni degli edifici antichi, possiede una capacità straordinaria di assorbire l’umidità ambientale attraverso le sue foglie, rendendola un alleato prezioso negli spazi interni problematici.
A differenza di molte piante da appartamento che soffrono in ambienti troppo umidi sviluppando marciumi radicali, l’edera prospera proprio in queste condizioni. Le sue foglie coriacee funzionano come piccole spugne naturali, catturando le particelle di vapore acqueo sospese nell’aria e utilizzandole per i propri processi vitali.
Questo meccanismo biologico ha un effetto diretto sulla riduzione del tasso di umidità relativa negli ambienti chiusi, quella stessa umidità che crea il terreno fertile per la proliferazione di muffe e funghi.

Ho posizionato una pianta di edera su una mensola sospesa vicino alla doccia, dove la condensa si accumulava quotidianamente creando gocce che colavano lungo le piastrelle. Nel giro di due settimane, ho notato che le pareti rimanevano asciutte molto più velocemente e la quantità di condensa si era drasticamente ridotta.
Come curare l’edera e massimizzare i suoi benefici antimuffa
Oltre ad assorbire umidità, l’edera è riconosciuta dalla comunità scientifica come una delle piante più efficaci nel purificare l’aria domestica da sostanze inquinanti e spore fungine che contribuiscono alla formazione della muffa.
Studi sulla qualità dell’aria indoor hanno dimostrato che l’edera è in grado di filtrare composti organici volatili, particolato fine e persino alcune spore di muffe presenti nell’aria.
Questo duplice effetto – assorbimento di umidità e purificazione dell’aria – la rende particolarmente indicata per bagni, cucine, lavanderie e tutte quelle stanze dove l’umidità è una costante.
La manutenzione dell’edera è sorprendentemente semplice, anche per chi non ha il pollice verde: preferisce una luce indiretta moderata, quindi perfetta per quegli ambienti un po’ in ombra dove altre piante faticherebbero.
L’irrigazione va gestita con attenzione: il terreno deve asciugarsi tra un’annaffiatura e l’altra, altrimenti le radici rischiano di marcire.
Nel mio caso, innaffio circa una volta a settimana in inverno e due volte in estate, controllando sempre l’umidità del terriccio infilando un dito per qualche centimetro. L’edera apprezza anche le nebulizzazioni fogliari occasionali, che ne mantengono le foglie lucide e sane.






