Il tavolino da salotto resta uno di quegli oggetti che molti scelgono di fretta, convinti che basti appoggiare qualcosa e il suo lavoro sia finito lì. L’esperienza insegna il contrario. Nel living è uno dei primi elementi che l’occhio intercetta e, nel bene o nel male, racconta subito il livello di cura dell’ambiente. Da anni il marmo rappresenta l’ideale estetico più desiderato perché illumina, alleggerisce e aggiunge subito un’aria curata. Il problema arriva dopo, quando si scoprono prezzi, peso, manutenzione e fragilità.
Ed è proprio in questa distanza tra desiderio e realtà che entrano in gioco alcune soluzioni furbe. Tra queste, il tavolino quadrato con contenitore rimovibile di Leroy Merlin ha attirato la mia attenzione perché non prova a sembrare qualcosa che non è. Inserito nel contesto giusto, restituisce quell’idea di marmo pulito e contemporaneo che molti cercano, senza i compromessi pratici che spesso arrivano insieme ai pezzi più costosi.
L’effetto marmo secondo Leroy Merlin, senza stress e costi esosi
La prima cosa che colpisce osservando questo tavolino riguarda la forma. Il quadrato lavora bene nello spazio perché distribuisce il peso visivo in modo uniforme. Con dimensioni di 72 per lato e un’altezza contenuta, riesce a essere presente senza diventare invadente.
Il materiale, sulla carta, potrebbe far storcere il naso a chi cerca superfici nobili. Pannelli di particelle, finitura grigio chiaro, struttura leggera. Eppure dal vivo la texture risulta pulita, continua, senza riflessi eccessivi. Questo tipo di finitura dialoga bene con metallo nero, vetro e tessuti naturali, elementi molto presenti nei living contemporanei. Il risultato è credibile, soprattutto se il tavolino non viene isolato ma inserito in un insieme coerente.
Il contenitore rimovibile è il vero colpo di scena. In molti tavolini low budget la funzione si ferma al piano d’appoggio. Qui invece entra in gioco la vita reale. Telecomandi, riviste, plaid leggeri, tutto sparisce senza sforzo. La superficie resta ordinata e il soggiorno guadagna immediatamente in pulizia visiva.
Il prezzo resta uno degli aspetti più interessanti. Intorno ai 65 euro per un tavolino di queste dimensioni e con questa funzione rappresentano un compromesso facile da accettare. In una stanza ben arredata, questo tavolino non risulta fuori scala né fuori contesto. Anzi, spesso passa inosservato proprio perché non stona.
Nel soggiorno davanti al divano trova la sua collocazione naturale. La superficie chiara riflette la luce e alleggerisce l’insieme, soprattutto se il divano ha tessuti più scuri. In open space moderni aiuta a delimitare la zona living senza creare barriere visive. Il contenitore permette di evitare accumuli disordinati che in questi spazi diventano subito evidenti.
In ambienti più compatti o in spazi secondari il tavolino mostra un’altra qualità. Può diventare piano d’appoggio per libri, piante o un vassoio, senza occupare troppo spazio. La forma regolare lo rende facile da spostare e adattare.
L’abbinamento giusto ne alza subito il livello. Metallo nero opaco, tappeti neutri, tessuti in lino o cotone grezzo. Questi materiali aiutano a far percepire il tavolino come parte di un progetto pensato, non come un acquisto casuale. Anche la palette colori conta. Toni chiari e naturali valorizzano la finitura grigia, mentre accenti più scuri danno profondità senza appesantire.
Sopra il piano bastano pochi elementi. Un vaso in ceramica opaca, una candela semplice, il nostro libro preferito. Meglio evitare accumuli, perché la forza del tavolino sta nella sua pulizia. Lasciare respirare la superficie rafforza quell’effetto marmo che ha convinto tanti a sceglierlo.
Alla fine questo tavolino riesce a ingannare anche occhi allenati proprio grazie alla sua normalità ben studiata. Ed è questo che lo rende una scelta intelligente per chi vuole un living curato senza spendere un capitale.
