Dopo aver fatto i lavori in casa i vetri erano rimasti opachi: ho risolto utilizzando un panno speciale

Non bisogna pensare che i vetri di casa dopo i lavori, rimangano opachi per sempre: soluzioni a portata di tutti!

A tutti piace sistemare la propria abitazione secondo proprio gusto, e una volta che se ne posseggono soldi e risorse, riuscire a farlo con dei lavori ad hoc, è davvero un grosso traguardo. Il problema però viene dopo. Poiché dopo i lavori è risaputo che le polveri rimangano sparse ovunque, a volte sono persino difficili da scovare. Ma è proprio nei vetri che assumono l’aspetto “opaco” che si hanno le peggiori conseguenze.

L’obiettivo è far tornare brillanti i vetri, e non bisogna scoraggiarsi, perché è possibile farcela anche dopo lavori di ristrutturazione. Se le superfici sono ricoperte di polvere, vernice e altri residui, si può stravolgere la situazione a proprio favore. L’obiettivo è eliminare anche i fastidiosi aloni che si ricreano dallo sporco.

La procedura di pulizia si articola in tre fasi. La prima di “preparazione” è spesso data per scontata, ma è in realtà la più importante. Una buona partenza, determina un risultato eccellente. Quindi, prima di impiegare qualsiasi detergente, bisogna rimuovere lo sporco grossolano, come la polvere, i frammenti di intonaco, o gocce di vernice secca, con degli strumenti precisi.

Un piumino, un pennello o un aspirapolvere. Meglio compiere questa azione nelle giornate asciutte e senza sole diretto, per evitare che i prodotti evaporino troppo velocemente, provocando aloni.

Le migliori soluzioni dopo aver fatto i lavori in casa, mai più vetri opachi!

Arrivati a questo punto, dopo la prima fase, bisogna comprendere quali sono gli “agenti del pulito” che aiutano ad igienizzare i vetri, oltre che ad eliminare quell’alone opaco. Ci sono diverse soluzioni accompagnate da molteplici prodotti, ecco di quali si tratta.

persone che parlano tra loro con strumenti da lavoro in mano
Le migliori soluzioni dopo aver fatto i lavori in casa, mai più vetri opachi!- Designmag.it

Tra le soluzioni naturali, una delle più apprezzate è la miscela d’acqua calda e il sapone liquido. Anche una combinazione di acqua calda, aceto bianco e bicarbonato di sodio è molto potente ed efficace a sgrassare.

C’è poi l’impiego di prodotti specifici se lo si preferisce, in commercio si trovano sgrassatori spray fatti appositamente per la pulizia post-cantiere. Questi privi di ammoniaca e a base alcolica, sono da usare pochissimo alla volta.

Ma quali sono le tecniche migliori? Dopo la scelta del prodotto che fa al caso proprio data la vasta tipologia, si passa alla terza fase che compete l’uso della tecnica migliore. Si può impiegare il tergivetro a lama morbida, questa è tra le migliori a rimuovere il detergente. Ottima abitudine è lavare la lama dopo ogni passata.

In alternativa, si può usare il panno in microfibra leggermente umido, o una pelle di daino per assorbire l’umidità residuo. Le macchine per la pulizia a vapore sono anch’esse valide a sciogliere lo porco incrostato e sanificare le superfici senza usare i prodotti chimici.

Infine, dopo una pulizia profonda, si consiglia di evitare l’accumulo dello sporco, e compiere di volta in volta questi gesti del pulito, evitando spugne abrasive o detergenti troppo aggressivi.

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