Divani formato maxi, prezzo mini: questi tre modelli sembrano molto più costosi di quello che sono

Tre divani grandi e belli, ma con prezzi ragionevoli: spaziosi, comodi e perfetti per trasformare il salotto con stile (senza spendere una fortuna).

Quando si sogna un salotto comodo, la mente va subito al divano. E spesso lo si immagina grande, profondo, invitante. Quello che fa subito atmosfera, che sembra uscito da un set o da una rivista. Poi però si guarda al budget e si cambia sogno, pensando che serve una spesa fuori portata. In realtà non sempre le cose stanno così. Negli ultimi anni, molti brand hanno iniziato a proporre modelli che non rinunciano al formato maxi ma riescono a stare dentro cifre decisamente più accessibili. E non parliamo di compromessi visivi, ma di veri e propri divani che riescono a dare personalità a tutto l’ambiente.

Non è solo una questione di dimensioni. La proporzione tra schienale, braccioli, piedini, la texture del tessuto, il colore, persino la modularità: tutto contribuisce a dare quell’effetto da “salotto pensato”. E la buona notizia è che questi elementi si possono trovare anche nei divani di fascia media. Certo, serve un po’ di occhio, qualche riferimento e l’idea chiara di cosa si cerca. Alcuni modelli in particolare riescono a dare l’effetto wow senza bisogno di interventi extra. E proprio su quelli ci concentriamo.

Come scegliere un divano maxi senza sforare il budget

Due parole sui divani scandinavi: chi ha ambienti chiari, magari parquet e pareti neutre, li conosce bene. La loro forza sta nelle proporzioni asciutte, nei colori pacati, nel modo in cui arredano senza invadere. Il modello di Sklum (circa 700 euro), con le sue tre sedute ben definite e i piedini sottili, si fa notare proprio per questa leggerezza.

L’effetto è quello di uno showroom ben curato, ma senza freddo. La seduta è larga, i braccioli minimi, il tessuto grezzo ma non ruvido. Ha un modo di stare nella stanza che lascia spazio, non ingombra lo sguardo e anzi, aiuta a dare aria. In salotti minimal, funziona alla perfezione.

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Come scegliere un divano maxi senza sforare il budget – foto sklum.com – designmag.it

Poi ci sono i divani modulari, quelli che si adattano a tutto. Il punto forte qui è la flessibilità, che permette di modificare l’impostazione nel tempo. Il modello Skejby di Jysk (circa 500 euro) ha una linea morbida ma compatta, adatta a chi vive il divano ogni giorno. Il colore sabbia ha quel tono passepartout che si accorda sia con legni chiari che con pareti in cemento o dettagli industriali. Rispetto al classico divano in linea, sembra più costoso di quello che è. E in un open space, basta poco per farlo diventare il fulcro.

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I modelli ampi che sembrano costosi ma non lo sono – foto jysk.it – designmag.it

E poi c’è il velluto. Ogni tanto torna, sempre con una forza diversa. La versione anni Settanta, con braccioli spessi, seduta profonda e colori saturi è quella che in questi mesi si fa più notare. Il modello Melva di Westwing è un buon esempio: costa più degli altri due (circa 1000 euro), ma l’impatto è forte. Sta bene con pareti neutre, ma anche in ambienti colorati dove serve un punto fermo. Il velluto a coste ha una presenza visiva che scalda, senza appesantire. Non è per tutti, ma chi cerca qualcosa che caratterizzi davvero il soggiorno, qui trova una buona soluzione.

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Spazi grandi, prezzi piccoli: i divani che funzionano davvero – foto westwing.it – designmag.it

Una volta scelto il modello, il lavoro non è finito. I dettagli fanno molto. Cuscini tono su tono con una texture appena diversa, oppure uno o due contrasti decisi. Un tappeto con bordo chiaro che definisce la zona. Una lampada da terra con luce calda, magari orientata verso il divano, per enfatizzarne il profilo. Sono accorgimenti semplici che, messi insieme, fanno davvero la differenza. Anche il tavolino basso conta: se si resta su linee essenziali, in legno naturale o nero opaco, si ottiene coerenza.

E alla fine, quello che sembrava solo un bel divano economico, diventa il centro di una stanza che ha un linguaggio preciso, pensato, ma senza sforzo.

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