Devi spendere 120.000 euro di ristrutturazione obbligatoria di casa con la nuova legge UE | Famiglie furiose

L’Unione Europea ha detto sì alla transizione Green, ciò significherà un altro grande costo per l’Italia che molto probabilmente le famiglie non potranno permettersi 

È ormai da tempo che l’Unione Europea parlava di transizione verde. L’obiettivo è quello di far evolvere l’Europa a continente rispettoso dell’ambiente. Se non si adottassero queste politiche, diventerebbe un continuo lamentarsi della crisi climatica, ma anche i Governi hanno capito che rimane controproducente lamentarsi e continuare a guardare le persone che muoiono per disastri meteorologici. Per invertire il senso di marcia c’è bisogno di politiche solide che spronino gli investimenti in classi energetiche più green appunto.

L’iter non è concluso ma già a metà marzo era arrivato il primo sì del Parlamento europeo. Adesso per diventare definitiva la direttiva Ue sulle case green dovrà passare l’esame con i governi riuniti nel Consiglio. Una battaglia che vede l’Italia contraria a una tempistica che non tiene conto della differenza del patrimonio edilizio dei vari Stati membri.  Per l’Unione Europea si dovrebbe parlare già di 2050, ma come si farà a far evolvere un’intera Nazione come l’Italia in così pochi anni?

Transizione green e appartamenti italiani: l’Italia dovrà affrontare un altro notevole scoglio economico, il Premier Giorgia Meloni dubita

Tra debiti e problematiche interne, l’economia del nostro Paese è già in dura crisi, diventerebbe ancora più complicato stare alle ristrette limitazioni dell’UE. Sarebbe un sogno per tutti impegnarsi nella transizione verde, ma le tempistiche non tengono conto delle varie problematiche che stanno cercando di superare a fatica i Paesi più arretrati della Germania. Per noi che abbiamo un territorio nazionale costellato di centri storici con palazzi di elevato pregio architettonico e artistico il tutto diventerebbe ancora più problematico. Senza considerare il fatto che metà Italia vive in appartamenti costruiti negli anni ‘60/70 quando gli standard energetici erano decisamente bassi.

Ristrutturazione, le nuove regole UE mettono in ginocchio le famiglie italiane
Ristrutturazione, le nuove regole UE non convincono il premier – designmag.it

L’adeguamento alle nuove regole significherebbe quindi un vero e proprio bagno di sangue per i cittadini: se loro non avranno quelle somme da spendere dovrà intervenire lo Stato, ma lo stesso Premier Giorgia Meloni è cosciente del fatto che si creerebbe un eccessivo indebitamento. Molte famiglie in Italia non riescono neanche ad arrivare a fine mese con le nuove spese, e non si tratta della povertà già definita da anni, bensì da nuovi poveri, persone che prima riuscivano a vivere dignitosamente e adesso si ritrovano senza niente.

Da un minimo di 20.000 fino a oltre centomila euro ad abitazione, secondo autorevoli stime, è questo quanto si dovrà spendere per ogni casa. In pratica occorre capire quali aiuti e sostegni la Ue metterà in campo per aiutare i cittadini a rispettare le regole della direttiva .Gli edifici residenziali esistenti dovranno raggiungere  come minimo la classe di prestazione energetica «E» entro il 2030, per esempio. Rimangono escluse dalla stretta “green” le seconde case, gli edifici di culto e pure quelli del patrimonio culturale e di pregio storico.

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