Chi passa l’estate in città sa bene quanto può diventare scomodo anche il proprio divano. Quando fuori superiamo i 30 gradi, le superfici si surriscaldano, l’aria si ferma, e quel punto della casa che di solito rilassa, inizia a sembrare poco invitante. Se poi il rivestimento è in velluto, ecopelle o un tessuto troppo pesante, basta sedersi qualche minuto per ritrovarsi incollati ai cuscini. Non è solo una questione estetica, è un tema di vivibilità. E in molti casi la differenza tra restare fermi sul divano o alzarsi continuamente per trovare sollievo è data dal tessuto con cui è rivestito, o anche solo da un telo poggiato con criterio.
Me ne sono accorta durante uno dei miei primi progetti di home staging in piena estate. La casa era perfetta, ma chi entrava si sedeva un attimo e si tirava su subito. Il problema era lì, nella superficie del divano. Bastava toccarlo per capire che non era adatto alla stagione. Da allora, quando arriva il caldo, penso al rivestimento del divano come a un abito da cambiare. Il lino e il cotone leggero funzionano meglio perché lasciano respirare, assorbono meno calore e danno subito una sensazione più fresca. Non serve rifoderare tutto, spesso basta un telo steso bene, nei colori giusti, per cambiare del tutto la percezione dello spazio.
Il problema del divano in estate è più comune di quanto sembri
Il lino naturale lavato resta una delle opzioni migliori per l’estate, sia per chi cerca nuove fodere sia per chi vuole semplicemente aggiungere un telo. Ha una trama aperta, assorbe poco calore, resta fresco al tatto e segue la temperatura del corpo senza appesantirla. Il lino lavato, in particolare, è più morbido rispetto a quello grezzo ed è già trattato per avere un effetto vissuto che si integra bene anche in ambienti contemporanei. Viene spesso usato in copridivani ready-to-go o venduto al metro, anche in colori neutri facili da abbinare.

Per chi preferisce qualcosa di più pratico, il cotone grezzo o il misto lino sono ottime alternative. Non hanno le stesse qualità del lino puro, ma mantengono una buona traspirabilità e sono spesso più economici. I teli in questi materiali sono perfetti per coprire la seduta o i braccioli, soprattutto se si vogliono proteggere i rivestimenti originali senza stravolgere l’estetica. L’effetto è più morbido, meno costruito, ma comunque efficace. E si lavano facilmente in lavatrice, un dettaglio importante in piena estate.
Un trucco che consiglio spesso è l’uso di teli leggeri, anche quelli pensati per il letto o per l’esterno. Bastano pochi accorgimenti per sistemarli bene: si infilano gli angoli sotto i cuscini, si usano delle clip invisibili o del nastro biadesivo da tessuto. Il vantaggio è che si possono cambiare spesso, anche ogni due o tre giorni, senza fatica. Se si scelgono in colori chiari o con righe larghe, aiutano anche a riflettere la luce, migliorando la percezione visiva della stanza.

Un dettaglio che fa la differenza è la scelta delle federe per i cuscini. Anche in questo caso, meglio preferire materiali leggeri come lino, mussola o cotone non trattato. Le texture naturali trasmettono subito una sensazione più ariosa, e permettono di creare un angolo rilassante anche solo cambiando poche cose. Se poi si abbina tutto a tappeti in fibra naturale o a complementi in legno chiaro, l’effetto finale è coerente con la stagione.
Infine, serve un minimo di attenzione alla palette. I colori scuri e i tessuti troppo spessi tendono ad assorbire il calore e a rendere visivamente più pesante l’ambiente. Meglio puntare su toni chiari come latte, burro, greige, salvia o sabbia, che alleggeriscono senza risultare monotoni. Eviterei il velluto e le trame dense, perché oltre a essere poco estive, intrappolano il calore e rendono il divano inutilizzabile nelle ore centrali della giornata.
Cambiare tessuto, anche solo temporaneamente, permette di usare il divano in modo più confortevole senza ricorrere all’aria condizionata. E in alcuni casi, basta davvero poco per far sembrare la casa più fresca di quanto non sia.