Avere un parcheggio riservato sotto casa è un sogno da realizzare per tanti condomini. Soprattutto nelle grandi città dove è impossibile parcheggiare in strada gratuitamente c’è chi pagherebbe oro per potere avere uno spazio personale nell’area condominiale. In alcuni casi è realmente possibile e a costo zero.
Un agente immobiliare deve aspettarsi qualsiasi tipo di richiesta da parte di un cliente. Lo ha rivelato in un’intervista Gianluca Torre, volto noto di Case a Prima Vista. Bunker e campi da padel in giardino, piscina indoor, case totalmente isolate dal punto di vista acustico, appartamenti in centro ma senza palazzi nelle vicinanze sono alcune delle richieste più incredibili a cui ha assistito.
Fortunatamente la maggior parte dei possibili acquirenti si accontenta di molto meno come ambienti luminosi, una cabina armadio, un ampio living due bagni. Tra le esigenze di molte persone c’è anche quella del parcheggio condominiale o del garage. Una richiesta apparentemente semplice ma che in città come Milano può essere realizzabile come quella di un bunker in una casa al centro. Se c’è l’occasione di avere un posto auto riservato, dunque, bisogna coglierla al volo.
Come ottenere l’uso esclusivo di un parcheggio nel condominio
Nel contesto condominiale secondo la Cassazione non esiste nessun diritto reale di uso esclusivo di un bene comune. Una parte che è di tutti non potrà mai essere ad uso esclusivo di uno solo. La sentenza numero 9069 ha sottolineato come l’assemblea non può mai assegnare in modo nominativo e a tempo indeterminato dei posti auto fissi all’interno dell’area comune se a votare è la maggioranza.

La destinazione del bene comune non può essere trasformata rendendo alcune parti inservibili ai condomini e non si può nemmeno dividere l’area comune per assegnare varie porzioni in parti uguali. Per scelte di questo genere servirà l’unanimità dell’assemblea o, meglio ancora, un atto di alienazione della proprietà del posto auto. Oltre la Cassazione a definire illegittima l’attribuzione di uso esclusivo ad un solo condomino di un bene comune anche il Codice Civile in vari articoli.
Come detto la normativa viene superata solo con un atto di proprietà del posto auto riconosciuto come bene autonomo o pertinenziale e con indicazione scritta sul regolamento condominiale contrattuale o pattuizione unanime (non basta la maggioranza) che legittima un uso individuale con diritto personale di godimento di uno spazio comune. Non crea, in questo caso, una proprietà. Significa che il condomino potrà sfruttare il parcheggio per sé, non potrà cederlo a terzi.