Una struttura che consuma pochissimo, fa risparmiare e favorisce l’utilizzo delle energie rinnovabili: cos’è una casa passiva.
Il concetto di casa passiva nasce nel 1988. Due università nord-europee decisero di collaborare per creare una struttura edilizia che sfruttasse al massimo i materiali costruttivi e l’esposizione solare, così da ridurre l’impatto ambientale e il fabbisogno energetico per il riscaldamento interno. Il progetto, frutto della mente brillante di Wolfgang Feist e Bo Adamson – ricercatore presso la facoltà di Ingegneria dell’Università di Lund in Svezia –, ebbe un grandissimo successo.
Attualmente le case passive si trovano in Europa settentrionale e centrale, quindi Germania, Svezia, Austria, Olanda, Svizzera e Francia. Di recente il progetto ha raggiunto anche gli Stati Uniti. In Italia invece è in fase di sviluppo, in quanto architetti e ingegneri devono lavorare per adeguare la struttura al clima mediterraneo e alle temperature più miti. Ad ogni modo, le case passive cominciano a sorgere anche nel Bel Paese, alimentato la speranza per un futuro più ecosostenibile.
Casa passiva: come funziona, qual è il suo segreto
- Forma ed esposizione: è importante monitorare l’esposizione solare, così da costruire la casa in modo tale che le sue pareti godano di un contatto diretto. Inoltre gli edifici che presentano un volume compatto e una forma regolare mantengono meglio il calore di quelli a volume spezzettato o distribuito. In concomitanza con le pareti esposte vengono installate delle ampie vetrate, mentre quelle ombreggiate risultano perfettamente isolate. Nei territori più caldi è fondamentale trovare un’armonia tra pareti soleggiate e ombreggiate, così da mantenere l’abitazione fresca nei mesi estivi;

- Ventilazione: nel momento in cui si aprono le finestre, si rischia effettivamente di perdere parte del calore accumulato. Questo non succede nelle case passive, in quanto viene installato all’interno delle mura domestiche un motore ad alta efficienza energetica capace di assorbire il calore fino all’80%. In questo modo la temperatura rimane stabile ed è comunque possibile arieggiare le stanze dell’abitazione;
- Finestre termiche: i vetri delle finestre delle case passive hanno il triplo dello spessore. Per questa ragione si tende a progettare finestre che sono molto più grandi del normale. Le stanze risultano così più luminose e il calore assorbito dalle pareti non viene in alcun modo disperso all’esterno;
- Isolamento termico: viene ottenuto grazie all’installazione di un cappotto termico esterno (anziché interno) e aumentando lo spessore del materiale isolante, il quale corrisponde a circa 30cm rispetto agli 8-10cm delle abitazioni tradizionali;
- Calore interno: il perfetto sistema di isolamento consente alla casa di scaldarsi con qualsiasi fonte di calore, anche interna. Se ad esempio utilizzate degli elettrodomestici oppure mantenete acceso il sistema di illuminazione, fate una doccia calda sono tutte abitudini che vi consentiranno di aumentare la temperatura dell’ambiente senza utilizzare assolutamente il sistema di riscaldamento tradizionale.