Siamo subito chiari, non dichiarare o accatastare un immobile ha come conseguenze sanzioni ma non configura un reato. La normativa approfondisce diversi punti che il cittadino che ritarda nell’adempimento degli obblighi deve conoscere per essere pronto ad affrontare gli effetti della sua scelta.
Un immobile ricevuto in eredità o appena costruito va dichiarato e accatastato perché solo se il Fisco sarà a conoscenza della sua esistenza e della nuova proprietà potrà pretendere il pagamento delle tasse. Sarebbe conveniente dal punto di vista economico lasciare tutto nel silenzio ma di certo questa decisione non farebbe dormire sonni tranquilli. Il problema è relativo principalmente all’IMU.
Il possesso di un immobile obbliga a pagare questa tassa. La normativa stabilisce che le abitazioni iscritte o che devono essere iscritte al catasto sono soggette ad imposta. Di conseguenza omettere di registrare o dichiarare un immobile di proprietà non esula dal pagamento anzi, comporta una violazione sanzionata dall’ordinamento. Non solo, sarà richiesto di pagare tutte le annualità non corrisposte e non ancora prescritte. Questo rappresenterebbe un esborso alquanto significativo.
Immobile non dichiarato e IMU: le conseguenze
Se l’immobile non dovesse essere iscritto al catasto o incluso nella dichiarazione IMU allora scatterebbe la violazione di omessa dichiarazione (diversa dalla dichiarazione infedele determinata da dati errati). Una prima conseguenza è l’estensione dei tempi previsti per il Comune per effettuare le dovute verifiche.

L’omesso versamento con dichiarazione presentata, infatti, prevede che l’avviso di accertamento sia notificato entro il 31 dicembre del quinto anno seguente a quello del mancato pagamento. In caso di omessa dichiarazione, invece, la notifica potrà arrivare entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui il contribuente avrebbe dovuto presentarla. Significa che il Comune ha un anno in più per effettuare controlli dato che la dichiarazione si deve presentare entro il 30 giugno dell’anno successivo alla variazione.
Seppur non accatastato, poi, il Comune può applicare la tassazione per l’immobile attribuendo una rendita presunta e utilizzando il valore contabile in caso di fabbricati commerciali e industriali. Passiamo alle sanzioni per l’omessa dichiarazione. Questo illecito amministrativo tributario è punito con multe comprese tra il 100% e il 200% dell’imposta non corrisposta. La sanzione assorbe quella meno grave di omesso versamento pari al 30% dell’importo, il Comune non può applicare il cumulo. Può, però, applicare la sanzione per ogni anno d’imposta di mancato versamento essendo una violazione autonoma.