Il contatore di energia elettrica o di gas è uno strumento fondamentale per quanto riguarda le nostre utenze domestiche. La sua funzione è misurare i consumi e registrare i dati che permettono di calcolare l’importo delle bollette che dobbiamo pagare. Il cliente può usarlo per verificare quanto consumato in un dato periodo; mentre il gestore si affida ad esso per fatturare l’energia utilizzata.
Cosa succede quando il contatore smette di funzionare? Questa situazione può costarci caro, in quanto lo strumento potrebbe riportare erroneamente i nostri consumi, con l’emissione di bollette salate. Nei casi più gravi, la fornitura potrebbe subire interruzioni. Capire in tempo se il contatore è guasto è fondamentale per evitare brutte sorprese.
Contatore guasto, quali sono i segnali a cui fare attenzione e come agire
Innanzitutto, è importante distinguere tra un semplice malfunzionamento e un vero e proprio guasto. Se il contatore presenta piccole anomalie temporanee, non è detto che abbia smesso di funzionare: potrebbero essere dovute ad un calo di tensione o ad un’interruzione della corrente. Se vediamo che il display si spegne ma dopo qualche minuto ricomincia a funzionare, quindi, non dobbiamo preoccuparci.
La situazione cambia se le anomalie persistono. Lo schermo che resta nero o il mancato aggiornamento dei dati, con i numeri che rimangono fissi anche mentre l’utenza è attiva, sono segnali di un guasto. Anche delle bollette che riportano consumi anomali e risultano eccessivamente alte devono insospettirci.

La prima cosa da fare in questi casi è rivolgersi al fornitore. Sebbene l’utente figuri come intestatario del contatore, infatti, quest’ultimo è sempre di proprietà della società di distribuzione, responsabile delle letture ma anche della sua manutenzione e della sostituzione qualora dovesse guastarsi. L’utente, ovviamente, deve assicurare la corretta custodia del dispositivo, evitando manomissioni.
Dopo aver contattato il sevizio clienti del fornitore di energia o gas, arriverà un tecnico specializzato per effettuare un controllo del contatore. All’utente si consiglia di avere a portata di mano il codice POD o PDR (riportati sulle bollette).
Se il dispositivo risulta effettivamente guasto, il distributore provvederà alla sua sostituzione, per la quale non è previsto il pagamento di alcuna spesa per il cliente. Potrebbero, tuttavia, esserci delle eccezioni: se, per esempio, in seguito alle verifica dovesse emergere che il dispositivo è funzionante – e che, quindi, l’utente ha richiesto un controllo senza motivo – la società potrebbe addebitargli il costo dell’operazione.