Condominio, parcheggiare male può costarti davvero caro: quando scatta il reato e finisci in Tribunale

Chi vive in un condominio deve fare attenzione a come parcheggia l'auto perché rischia di finire in Tribunale.

Si può commettere un reato per un parcheggio sbagliato, non bisogna sottovalutare il pericolo di una denuncia da parte di un altro condomino. Parliamo di conseguenze penali rilevanti. Ecco perché è bene approfondire cosa dice la Giurisprudenza in merito.

I parcheggi selvaggi mostrano il peggio degli automobilisti. Un chiaro esempio di dove si è disposti ad arrivare si trova nei grandi parcheggi vicino alle spiagge. Pur di trovare un posto – nemmeno troppo lontano dal mare – si inventa un parcheggio inesistente, incuranti del fastidio che si potrebbe dare ad altri veicoli di passaggio. Di solito la situazione all’interno dei parcheggi condominiali è più tranquilla.

Se si ha la fortuna di poter parcheggiare sotto casa basta poco per posizionare correttamente la propria auto senza creare disturbo agli altri condomini. Invece c’è chi anche qui parcheggia in modo distratto, non regolare causando il disappunto dei vicini. Ebbene, bisogna capere che così facendo si incorre nel reato di violenza privata punito dall’articolo 610 del Codice Penale.

Parcheggio, quando scatta il reato di violenza privata

A chiarire la situazione la sentenza della Cassazione numero 1244 del 25 giugno 2023. Alcuni condomini condannati per aver parcheggiato male la macchina lungo la strada di accesso al condominio impedendo ad altri mezzi di passare hanno impugnato la sentenza ma la Suprema Core ha confermato la pronuncia.

Auto parcheggiate
Parcheggio, quando scatta il reato di violenza privata (Designmag.it)

Se viene messa in atto una condotta che crea disagio e lede i diritti delle persone offese – nel caso in questione il diritto di passaggio verso il condominio – si configura il reato di violenza privata. Quando il bene tutelato è la libertà morale ossia l’assenza di costrizione a tollerare oppure omettere qualcosa ecco che non solamente la perdita ma anche la riduzione della capacità di agire e determinarsi secondo la propria volontà sfocia nel delitto di violenza privata.

Le auto parcheggiate male impedivano o rendevano disagevole il passaggio veicolare non solo dei mezzi degli altri condomini ma anche di automezzi più grandi e dei mezzi spazzaneve. Da qui la decisione della Corte di confermare la precedente sentenza. Viene commesso reato di violenza privata se la condotta di chi parcheggia l’auto sulla strada di accesso ad un fabbricato rende impossibile oppure significativamente disagevole l’accesso alla persona offesa. La libertà di determinazione e azione di altre persone nell’esercizio del proprio diritto di passaggio non può essere privata coattivamente. Da qui la condanna per il delitto di violenza privata.

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