La vita in condominio richiede equilibrio, collaborazione e rispetto delle regole condivise.
Spesso, però, anche comportamenti che a prima vista sembrano innocui possono generare incomprensioni, attriti e conseguenze inaspettate. Piccole disattenzioni o abitudini quotidiane, se trascurate, rischiano di trasformarsi in veri e propri problemi, talvolta con risvolti economici poco piacevoli.
È compito dell’amministratore vigilare sul rispetto delle norme comuni, ma ogni intervento deve seguire precise procedure e decisioni collettive. Comprendere quali siano gli errori più diffusi e le possibili ripercussioni è il primo passo per vivere serenamente all’interno della comunità condominiale.
Il banale errore da evitare
Uno degli errori più comuni nei condomini riguarda l’uso improprio delle aree comuni, in particolare i cortili e gli spazi destinati al passaggio o alle manovre. Capita spesso che qualcuno, per comodità o abitudine, lasci l’auto parcheggiata in questi spazi, ostacolando così l’accesso ad altri condomini o impedendo il transito dei mezzi di servizio.
Questo comportamento, apparentemente innocuo, può in realtà trasformarsi in una violazione delle norme che regolano la gestione e l’uso delle parti comuni. L’articolo 1102 del Codice Civile stabilisce chiaramente che ciascun condomino può servirsi della cosa comune solo a condizione di non alterarne la destinazione e di non impedire agli altri di farne pari uso.

Se il regolamento condominiale lo prevede, l’assemblea può deliberare l’applicazione di una sanzione: fino a 200 euro per la prima infrazione e fino a 800 euro in caso di recidiva, come stabilito dall’articolo 70 delle disposizioni di attuazione del Codice Civile. Ignorare queste regole, anche per distrazione, può quindi comportare conseguenze economiche significative.
Oltre alla multa, non va dimenticato che tali comportamenti possono alimentare tensioni e discussioni tra vicini, deteriorando la qualità della convivenza. Per questo, il rispetto delle aree comuni non è solo una questione di regole, ma anche di buon senso e di rispetto reciproco.
Cosa fare e come tutelarsi
In caso di parcheggio abusivo nelle aree comuni, l’amministratore di condominio non può agire in maniera arbitraria. Generalmente, il primo passo consiste in un richiamo scritto o verbale al condomino responsabile, invitandolo a liberare l’area e a rispettare il regolamento.
Se il comportamento scorretto persiste, l’amministratore può convocare un’assemblea per discutere l’adozione di misure più incisive, come l’applicazione di sanzioni pecuniarie o l’avvio di un’azione legale, in conformità con l’articolo 1117-quater del Codice Civile.
In situazioni gravi, come l’occupazione continuativa e ingiustificata di uno spazio comune, si può ricorrere al giudice. Quest’ultimo, su richiesta, può disporre non solo il pagamento di un risarcimento, ma anche l’immediata rimozione del veicolo tramite ordinanza. Questi procedimenti legali, seppur efficaci, comportano costi e tempi non trascurabili, motivo per cui è sempre preferibile risolvere la questione in via bonaria quando possibile.
Per prevenire simili problematiche, è fondamentale che ogni condomino conosca a fondo il regolamento interno e agisca con rispetto verso gli altri. Segnalare tempestivamente le infrazioni all’amministratore e documentare eventuali comportamenti scorretti con foto o testimonianze può essere un’utile forma di tutela. Così si evitano non solo le multe, ma anche inutili tensioni che compromettono la serenità condominiale.