Condominio, l’assenza non è più un piano: valgono anche le assemblee con due persone

Assentarsi all'assemblea di condominio per evitare che si raggiunga la maggioranza è una strategia ormai inutile. Bastano due persone per una delibera.

La Cassazione con una sentenza spiazza i furbetti che di proposito evitavano di presentarsi alla riunione di condominio in modo tale da non far raggiungere la maggioranza necessaria per una delibera non di loro interesse. Ora tutto cambia, sono sufficienti due persone che presenziano all’assemblea.

Cosa dire delle assemblee condominiali? A volte sono un film horror, altre volte una commedia, quasi mai una pellicola romantica. Diciamo che partecipare ad una riunione di condominio è un’esperienza, gli aggettivi poi aggiungeteli voi. Chi vive in un condominio sa che almeno una volta l’anno sarà chiamato ad intervenire all’assemblea condominiale.

Se poi dovessero esserci problemi, lavori da effettuare e contrasti tra condomini ecco che il numero delle riunioni potrebbe aumentare così come i dialoghi infervorati. Finché il palazzo è di pochi piani e pochi interni raggiungere accordi potrebbe essere facile (anche se non è detto) ma quando nel condominio ci sono numerosi interni possono cominciare i veri guai. Anche solo raggiungere la maggioranza potrebbe essere difficile ma d’ora in avanti non sarà più un problema.

Come cambiano le assemblee di condominio per la Cassazione

Per la Cassazione non si considera nulla una decisione arrivata in difetto della maggioranza prevista o dei quorum costitutivi e presa durante un’assemblea ordinaria o straordinaria. Ogni riunione potrà avere conseguenze per i condomini anche se la decisione dovesse essere stata presa da due persone sole. L’orientamento della Giurisprudenza, dunque, è cambiato e rende valide tutte le delibere almeno fino all’annullamento legale delle stesse.

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Come cambiano le assemblee di condominio per la Cassazione (Designmag.it)

Durante le assemblee si può discutere di diversi argomenti, alcuni meno importanti altri molto importanti. Bilanci, manutenzione, gestione, lavori urgenti, situazioni delicate, se prima c’era la necessità di raggiungere la maggioranza per approvare le delibere ora non è più così.

Anche se sono presenti solo due condomini davanti all’amministratore di condominio la riunione sarà valida e la decisione presa effettiva. Lo ha stabilito la Cassazione con l’ordinanza 10361 del 19 aprile 2025. 

Il mancato raggiungimento del quorum – sottolinea la Cassazione – non rende nulla la delibera ma annullabile. La deliberà sarà valida fino a quando non verrà impugnata entro la tempistica prevista dalla normativa ossia 30 giorni dalla delibera se si era presenti all’assemblea ma contrari o astenuti oppure 30 giorni dalla comunicazione in caso di assenza alla riunione condominiale.

La nullità si applica solo in casi estremi come oggetto illecito, mancanza di elementi essenziali dell’atto, delibere su materie che esulano dalle competenze dei condomini. In ogni altro caso si dovrà impugnare la delibera per cancellarla.

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