Comprare casa all’asta, non è difficile come pensi: ecco perché invece può essere l’occasione della tua vita

Sono ancora poco diffuse, eppure le aste immobiliari sono un ottimo metodo per siglare un affarone e portarsi a casa – letteralmente – una casa.

Come funziona un’asta immobiliare? Ne esistono tre tipologie: analogico cartacea, telematica e sincrona mista. La seconda è intuitiva: le offerte avvengono in via telematica, in presenza di due o tre offerenti. La prima prevede il deposito di un assegno in busta chiusa, che segue la convocazione degli acquirenti interessati per l’asta vera e propria in presenza. La terza è mista, telematica e analogico cartacea.

Generalmente chiedono di partecipare alle aste possibili investitori, che intendono rivendere l’immobile. Oppure acquirenti di prima o seconda casa, che tentano di risparmiare un po’ di denaro, sperando non si alzino eccessivamente le offerte. Entrando nel merito, ci sono diversi miti da sfatare e potenziali vantaggi da evidenziare.

Asta immobiliare, falsi miti da sfatare e potenziali vantaggi

Diversi miti intorno alle aste immobiliari. Una pratica molto in voga nel resto del mondo, ma ancora osservata con scetticismo dalla maggior parte dei cittadini italiani. Partiamo con lo sfatare tre luoghi comuni: in primo luogo, non è vero che l’immobile si compra senza prima vederlo; è altrettanto falso credere che, poiché acquistato all’asta, non si possa richiedere il mutuo alla propria banca di riferimento; in conclusione, il nuovo proprietario non deve farsi carico dell’onere di liberare personalmente la casa.

Visita di un immobile
Asta immobiliare, falsi miti da sfatare e potenziali vantaggi – designmag.it

Sul tema è intervenuto Valerio Pisano, esperto e consulente di aste immobiliari, intervistato da Idealista. Garantisce che la casa si possa visitare, come avviene tradizionalmente, tramite agenzia immobiliare. Ribadisce inoltre che diverse banche concedono anche mutui al 100% per le case acquistate all’asta. Non è assolutamente un investimento a scatola chiusa. È per altro burocraticamente più semplice questo percorso, piuttosto che la vendita tradizionale.

Pisano spiega: “Quando si acquista una casa tramite compravendita tradizionale, l’immobile deve essere generalmente privo di abusi, mentre comprando in asta tramite decreto di trasferimento si può acquistare anche con abusi”. Al contempo, è opportuno fare una riflessione sul prezzo. Talvolta si risparmia, ma non è sempre così. Questo è il quarto mito da sfatare sulle aste immobiliari. In linea generale, parliamo di un potenziale risparmio di 10-15% sul valore di mercato, ma dipende dalla struttura in questione.

“Le aste immobiliari sono un metodo di acquisto di un immobile che, probabilmente, consentirà di risparmiare, ma non è sempre garantito” – continua Pisano – “Perché può capitare che ci siano acquirenti interessati a un immobile specifico, che sarebbero disposti a comprarlo anche al suo reale valore di mercato o anche di più”. Fattore da tenere in considerazione, dunque, è la concorrenza spietata.

 

Gestione cookie