Come trasformare un tetto in veranda senza infrangere le regole: i permessi da richiedere per non rischiare nessuna sanzione

Tutto quello che devi sapere per trasformare lo spazio che hai in una veranda senza problemi

Tetto o lastrico solare possono essere chiusi per diventare una veranda e regalare metri quadri in più da vivere tutto l’anno. Un intervento di questo tipo, però, richiede la massima attenzione nel rispettare le regole che disciplinano i lavori edilizi in modo tale da evitare sanzioni onerose. L’aspetto più importante riguarda le implicazioni urbanistiche e giuridiche.

Trasformare la propria casa per modellarla secondo le esigenze familiari non è sempre possibile. Bisogna attenersi a precise indicazioni normative e conoscere le eventuali implicazioni giuridiche e urbanistiche dell’intervento che si vorrebbe effettuare. Allargare una finestra, ad esempio, potrebbe richiedere un permesso o non essere possibile qualora l’edificio sia vincolato e il Comune non dovesse autorizzare il lavoro.

Anche per chiudere un balcone, un terrazzo o un portico bisogna conoscere le regole di installazione. I permessi non sono necessari solo se si installano strutture amovibili (VEPA) che non creano volumetria e non modificano la destinazione d’uso dell’immobile. E volendo far diventare un tetto una comoda veranda per migliorare l’abitabilità della casa?

L’iter burocratico per chiudere il tetto e trasformarlo in veranda

La veranda è uno spazio coperto con le caratteristiche di un loggiato, balcone, terrazzo o portico chiuso lateralmente da superfici vetrate con elementi trasparenti e impermeabili apribili parzialmente o totalmente. Questa la definizione da cui partire per capire quali permessi servono volendone creare una nel tetto. Il cittadino interessato dovrà chiedere diversi permessi.

Addetto hai lavori che guarda piantina
L’iter burocratico per chiudere il tetto e trasformarlo in veranda (Designmag.it)

Il primo è il permesso di costruire perché per realizzare una veranda si dovranno compiere modifiche strutturali e ampliare la volumetria dell’immobile. La veranda chiusa con elementi stabili, infatti, si deve considerare una trasformazione edilizia a tutti gli effetti. Poi serve l’autorizzazione paesaggistica qualora la casa si trovasse in una zona con vincolo paesaggistico e storico.

Questo permesso si chiede alla Soprintendenza ai beni culturali. Infine bisogna conoscere le regole del regolamento condominiale e chiedere il permesso di costruzione all’assemblea condominiale se necessario. Da chiarire, poi, che se il lastrico solare viene trasformato in veranda viene meno la funzione di copertura dell’edificio cambiando, dunque, la ripartizione delle spese. Le spese di manutenzione saranno ripartite in parti uguali tra i proprietari degli appartamenti sovrastanti e sottostanti (articolo 1125 del Codice Civile).

Ricordiamo, infine, che grazie alla sanatoria voluta da Matteo Salvini è possibile sanare opere rientranti nella definizione di difformità parziali. Se l’abuso edilizio (tetto trasformato in veranda senza permessi) non costituisce un aumento significativo della volumetria o un’alterazione eccessiva dell’edificio allora si potrà rientrare nella sanatoria e regolarizzare la propria posizione.

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