Colonnine di ricarica, come richiedere l’installazione in condominio: occhio però, se sbagli un passaggio paghi anche per gli altri condomini

L'installazione delle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici in condominio deve essere richiesta seguendo specifici passaggi. 

Chi ha acquisto un’auto elettrica vorrebbe avere una colonnina di ricarica sotto casa. Può ottenerla anche in condominio ma seguendo indicazioni precise che coinvolgono gli altri condomini. Un solo errore e si rischia di dover pagare per tutti. Facciamo chiarezza sulla normativa.

La spinta è verso l’acquisto di auto elettriche meno inquinanti durante il loro ciclo di vita. Lo smaltimento della batteria è una questione secondaria – almeno così sembra – perché al momento sono elencati solo i vantaggi di un veicolo elettrico. Ha costi di gestione inferiori, si può acquistare approfittando di incentivi statali o regionali, l’impatto ambientale è ridotto, il comfort alla guida è assicurato grazie alla silenziosità del mezzo e all’assenza di vibrazioni e, infine, con un’auto elettrica si possono ottenere agevolazioni nell’uso come parcheggi gratuiti o accesso alle ZTL.

Tanti vantaggi ma i dati non evidenziano un forte interesse da parte dei cittadini. Alla fine del mese di luglio 2025 in Italia circolavano circa 324.611 euro elettriche ossia meno dell’1% del parco auto complessivo della nazione. Rappresentano un problema gli elevati costi nonostante gli incentivi e l’assenza di una distribuzione capillare di colonnine di ricarica sul territorio. Ecco perché è importante averne una nel condominio.

Come installare una colonnina di ricarica in condominio

La normativa si è evoluta per rendere più semplice l’installazione della colonnina in un condominio. L’articolo 1122-bis del Codice Civile stabilisce che chiunque è libero di installare una colonnina nel proprio garage o posto auto anche se i lavori dovessero coinvolgere parti comuni. L’importante è che la stabilità e sicurezza dell’edificio non sia a rischio. Nei nuovi edifici e in quelli ristrutturati è ormai obbligatoria la predisposizione di infrastrutture per la ricarica se i posti auto sono più di dieci. E per i vecchi palazzi?

uomo accanto colonnina di ricarica
Come installare una colonnina di ricarica in condominio (Designmag.it)

L’iter generale vede chiedere una delibera assembleare con un terzo dei millesimi e un terzo dei presenti all’assemblea. Se alla richiesta scritta non seguirà risposta entro tre mesi si potrà avviare la procedura pagando tutto in autonomia. In caso di approvazione assembleare la spesa iniziale dovrà essere sostenuta dal condomino richiedente, eventuali altri condomini proprietari di auto elettriche potranno partecipare in seguito alla quota. Le spese verranno ripartite per millesimi in base all’uso.

Si può prevedere anche un fondo lavori straordinari approvato in assemblea per pagare gli interventi. Prima di avviare la procedura sarà necessario verificare la fattibilità dell’installazione tramite sopralluogo tecnico. Si dovranno valutare anche la potenza, il percorso dei cavi, la distanza dal contatore. Una volta terminati i lavori, invece, l’installatore dovrà rilasciare una Dichiarazione di Conformità attestante la sicurezza e la regolarità dell’impianto.

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