Casa troppo calda in estate, perché fa davvero male: gli effetti sulla salute (e sulla bolletta)

Ecco perché mantenere la giusta temperatura è fondamentale per la salute (e per il portafoglio).

Appena fuori si supera la soglia dei 30 gradi, l’istinto è sempre lo stesso: barricarsi in casa sperando di trovare un po’ di refrigerio. Ma il problema è che spesso il sollievo dura poco. Dopo qualche ora le pareti sembrano iniziare a sudare con te, l’aria diventa densa come una coperta pesante e ogni angolo della casa si trasforma in un piccolo forno.

È in quel momento che ci si rende conto che forse, chiudersi in casa per sfuggire al caldo, non è proprio la strategia migliore. Ma perché il caldo tra le mura domestiche è così insidioso? E soprattutto, può davvero farci male? La risposta breve è sì, ma per capire fino in fondo di che danno parliamo, bisogna andare un po’ più a fondo.

Caldo in casa: silenzioso, costante, rischioso. Ecco cosa succede davvero

Quando le temperature salgono fuori controllo, l’organismo fa di tutto per mantenersi in equilibrio e lo fa sudando, dilatando i vasi sanguigni, rallentando i ritmi. Tutti segnali che qualcosa non va, e che magari sarebbe il caso di abbassare un po’ quella temperatura in casa. Perché il caldo eccessivo tra le mura di casa non si limita a dare fastidio: può diventare un vero e proprio problema per chi ha qualche anno in più sulle spalle, per i bambini piccoli o per chi soffre già di disturbi respiratori o cardiovascolari.

Donna davanti al ventilatore che sente caldo
Caldo in casa: silenzioso, costante, rischioso. Ecco cosa succede davvero-Designmag.it

L’ambiente ideale sarebbe quello con una temperatura intorno ai 21 o 22 gradi, ma chi ha mai visto quei numeri sul termometro a luglio? Se non si hanno climatizzatori (o se si tengono spenti per paura della bolletta) raggiungere quel livello è quasi impossibile. Eppure, continuare a vivere in una casa troppo calda significa mettere sotto sforzo il corpo in modo continuo e silenzioso.

Non dormi bene, ti svegli più stanco di quando sei andato a letto, respiri peggio e non riesci a concentrarti neanche per leggere due righe senza innervosirti.

E poi c’è il dettaglio che nessuno ama affrontare: la bolletta. Perché ogni grado in meno imposto al condizionatore pesa, eccome se pesa. Basta scendere da 27 a 23 gradi per vedere la cifra salire anche del 30 per cento, e a quel punto diventa quasi più spaventosa del caldo stesso.

Donna disperata sul divano che utilizza ventaglio
Come evitare di sentire eccessivamente caldo in casa-Designmag.it

C’è chi ricorre a soluzioni di emergenza, tipo docce gelate a tutte le ore o bottiglie d’acqua congelate sotto al cuscino, ma ci sono anche strategie un po’ più sensate, tipo abbassare le tapparelle nelle ore più calde, far arieggiare solo al mattino presto o la sera tardi, schermare i vetri con pellicole riflettenti, spegnere gli elettrodomestici quando non servono e magari evitare di far partire la lavatrice a mezzogiorno, così tanto per gradire.

In camera da letto, poi, vale la pena puntare su lenzuola leggere, traspiranti, niente tessuti sintetici che già fanno sudare d’inverno, figurarsi in estate. E se l’aria è troppo umida si può usare un deumidificatore, mentre se è troppo secca si può sempre stendere un po’ di bucato in casa, almeno si fa due cose in una.

Insomma, il caldo non è solo questione di disagio, è un fattore che incide sulla qualità della vita, sul portafoglio e sulla salute. Imparare a gestirlo con un po’ di buon senso può fare la differenza tra un’estate sopportabile e una da dimenticare.

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