Il pignoramento dell’immobile è l’atto con cui un creditore cerca di recuperare la somma spettante dopo aver invitato più volte il contribuente a saldare il debito. Volendo affittare una casa pignorata bisogna conoscere le indicazioni normative o si rischia grosso.
Il pignoramento immobiliare è un’esecuzione forzata con sottrazione coatta di un bene per trasformarlo in denaro che il debitore deve restituire al creditore. La procedura di pignoramento è lunga, articolata e può variare caso per caso. Serve un titolo esecutivo, però, per farla iniziare con successiva notifica all’interessato e trascrizione dell’atto.
Un Ufficiale giudiziario consegnerà al debitore l’atto di pignoramento della casa. Il debitore stesso potrà essere designato custode del bene solo se abita nell’immobile ma generalmente la qualifica di custode viene affidata a terzi.
Non sono poche le persone che per cercare di raggirare la Legge appena prima del pignoramento o dopo la notifica affittano l’immobile. Una mossa furba? In realtà l’affitto della casa non ne impedisce il pignoramento e non tutela il proprietario dell’abitazione.
Cosa succede affittando un immobile pignorato
Secondo la Legge il debitore non può affittare la casa se pignorata. In seguito all’espropriazione, infatti, perde ogni diritto di amministrare e gestire il bene e a volte anche le funzioni di custode. L’articolo 560 del Codice Civile sottolinea come il debitore (ma anche il terzo nominato custode) non sia autorizzato a dare in locazione il bene pignorato a meno che non sia il Giudice esecutivo ad approvare l’operazione.

In casi rari un Giudice darà il suo consenso ma è una possibilità da evidenziare. Sarà comunque il creditore a ricevere l’affitto. Se il debitore dovesse muoversi senza consenso il contratto d’affitto rimarrà valido ma non sarà opponibile dal creditore avendo efficacia solo tra locatore e inquilino. Diverso il caso di affitto prima del pignoramento. Il contratto sarà opponibile dal creditore e anche dall’acquirente.
Con contratto chiuso dopo che l’azione creditizia è iniziata il creditore potrebbe richiederne la revoca al Giudice provando che l’intento del debitore era quello di effettuare una frode. In ogni caso l’affitto della casa non bloccherà il pignoramento, la procedura di recupero crediti continuerà e l’immobile verrà venduto all’asta.
Un bel rischio per l’inquilino che potrebbe essere sfrattato. D’altra parte potrebbe portare in causa il locatore e ottenere un risarcimento danni. Non solo, il locatore non autorizzato dal Giudice potrebbe dover pagare anche una sanzione di importo tra 103 e 1.032 euro e finire in carcere per 3 anni al massimo.