Casa data in usufrutto o in diritto di abitazione, non sono assolutamente la stessa cosa: ecco tutte le differenze

Come ben sappiamo, le questioni abitative includono una serie di normative e vincoli piuttosto complessi: nella quotidianità, ci troviamo spesso a confrontarci solamente con case che abbiamo comprato, oppure nelle quali viviamo in affitto, ma quando ci si trova a gestire il diritto abitativo in profondità, troviamo anche altre dinamiche.

Una delle questioni meno chiare riguarda la differenza fra casa data in usufrutto e il diritto di abitazione; entrambi concedono al soggetto titolare delle facoltà e dei diritti su una proprietà di terze persone, per un determinato periodo di tempo, ma non sono la stessa cosa.

Sebbene, infatti, entrambi permettono a una persona di godere di un bene di proprietà di un’altra persona, hanno delle differenze ben specifiche che è importante conoscere: la situazione nel dettaglio per fare chiarezza una volta per tutte.

Usufrutto e  diritto di abitazione, le differenze sostanziali

Come sottolineato da Idealista in un articolo di approfondimento, nonostante l’azione di dare l’usufrutto su una casa e il diritto di abitazione siano due cose, legislativamente parlando, molto affine, non si tratta della stessa cosa ed hanno delle differenze specifiche che si devono conoscere.

uomo che consegna una chiave di casa
Usufrutto e  diritto di abitazione, le differenze sostanziali – designmag.it

L’usufrutto (come da articolo 981 del Codice civile) consente a un soggetto di abitare la casa di un’altra persona nei limiti dei bisogni propri e della propria famiglia, anche cedendolo in affitto con un contratto di locazione, nei limiti del termine in cui è in vigore il suo diritto.  Il diritto di abitazione, invece, viene sancito da contratto, testamento o sentenza in tribunale e consente di abitare l’immobile, ma senza altre finalità.

Non è possibile quindi, con un diritto di abitazione, affittare la casa, oppure in caso di altri immobili destinarli ad attività commerciali. Questa è sicuramente la differenza sostanziale fra i due diritti, così come il fatto che, l’usufrutto, può essere attivo anche per beni mobili come le vetture, le quote di società di persone o di capitali; il diritto di abitazione, come si intuisce anche dal nome, riguarda invece solo le case.

Il diritto di abitazione non è trasferibile, ma nemmeno pignorabile e dunque qualora fosse attivo su un appartamento, eventuali enti creditori non possono rifarsi sullo stesso. Analizzate nello specifico, le differenze non sono poi così sottili e vanno conosciute anche in caso si stesse acquistando un nuovo immobile, per capire se effettivamente c’è qualcuno che ha il diritto di abitazione o di usufrutto.

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