Il Canone RAI è l’imposta obbligatoria destinata a finanziare il servizio pubblico radiotelevisivo, che deve essere pagata da chiunque possieda un apparecchio televisivo.
Negli anni la questione del canone televisivo è stata fonte di molte discussioni ed anche cambiamenti riguardo le modalità. Dal 2016, il metodo di pagamento predominante è l’addebito automatico nella fattura dell’energia elettrica, una misura introdotta per combattere l’evasione e uniformare le procedure.
Attualmente l’importo annuale da pagare è di 90 euro, ripartito in 10 rate mensili o 5 rate bimestrali, a seconda della periodicità di fatturazione del fornitore di energia.
Canone Rai, perché è importante il pagamento di ottobre
Il Canone RAI, imposta sulla detenzione di apparecchi atti alla ricezione radiotelevisiva, è stato istituito nel 1938 per finanziare il servizio pubblico. Per decenni questo pagamento è stato riscosso tramite bollettino, nel 2016 la Legge di Stabilità lo ha trasferito sulla bolletta elettrica per ridurre l’evasione.

Non tutti i pagamenti del canone però, sono uguali: infatti alcuni contribuenti devono ancora provvedere al versamento in modo autonomo, utilizzando il modello F24. Le situazioni che impongono il pagamento separato sono due:
Utenza elettrica intestata ad altri, ovvero quando il contratto di fornitura elettrica non è a nome del possessore del televisore, ciome ad esempio nel caso dell’inquilino.
Forniture non connesse alla rete nazionale, chi riceve energia da reti locali non collegate al sistema di trasmissione nazionale, come previsto dal D.M. n. 94/2016.
I contribuenti che pagano con F24 possono scegliere tra diverse opzioni, tutte con scadenze nel 2025:
- 31 gennaio 2025 – pagamento in unica soluzione o prima rata (per chi sceglie la formula semestrale o trimestrale);
- 30 aprile 2025 – seconda rata per chi paga trimestralmente;
- 31 luglio 2025 – seconda rata semestrale o terza rata trimestrale;
- 31 ottobre 2025 – ultima rata trimestrale.
La data del 31 ottobre 2025 è particolarmente importante poiché segna l’ultimo versamento dell’anno per chi ha optato per la formula trimestrale, ma ciò che non bisogna dimenticare è che il rispetto di queste scadenze è essenziale per evitare sanzioni e interessi di mora.
E’ inoltre fondamentale per garantire la validità del versamento, che il modello F24 sia compilato correttamente nella sezione “Erario”, indicando l’anno di riferimento e il codice tributo appropriato:
- TVRI: Per chi rinnova un abbonamento già attivo.
- TVNA: Per chi effettua l’abbonamento per la prima volta.
Queste disposizioni sono definite dalla Circolare n. 45/E del 2016 dell’Agenzia delle Entrate e restano in vigore per tutte le casistiche non coperte dall’addebito in bolletta, garantendo che anche i pagamenti separati avvengano regolarmente.