Bonus ristrutturazione: quali sono i lavori che rientrano e come richiedere le detrazioni

Bonus ristrutturazione: che cos’è, come funziona, a chi spetta e quali lavori comprende. Ecco la guida completa.

Buone notizie per i cittadini che in programma hanno lavori edilizi in edifici a uso abitativo. Infatti, il governo ha confermato molti bonus edilizi, anche se con modalità diverse rispetto agli anni precedenti. Tra questi anche il bonus ristrutturazione. Scopriamo come funziona, chi ne ha diritto e quali novità ci saranno nel 2024.

Come funziona il bonus ristrutturazione nel 2024: la guida completa

Il bonus ristrutturazione è una agevolazione destinata a chi effettua lavori edilizi di manutenzione ordinaria o straordinaria nei condomini  o in edifici singoli. L’agevolazione permette di recuperare una parte delle spese sostenute attraverso una detrazione fiscale pari al 50% dell’importo complessivo su una spesa massima di 96mila euro per unità immobiliare.

Confermato il bonus ristrutturazione
Bonus ristrutturazione 2024: la guida completa (designmag.it)

In pratica, il bonus è stato confermato con le stesse regole in vigore l’anno scorso. Tuttavia, c’è una novità: l’unica possibilità per ottenere il bonus è quella descritta in precedenza, ovvero la detrazione IRPEF. Infatti, la cessione del credito e lo sconto in fattura sono stati confermati.

Inoltre, i lavori iniziati tramite la CILA (Comunicazione di inizio lavori asseverata) a febbraio 2023, non rientreranno nel bonus ristrutturazione 2024.

I contribuenti possono portare in detrazione le spese sostenute per i lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria (per i condomini) fino al 31 dicembre 2024.

Nello specifico, ecco i lavori ammessi nel bonus ristrutturazione:

  • di manutenzione ordinaria: tutti i lavori di ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo sulle parti comuni di edifici residenziali (per i condomini);
  • di manutenzione straordinaria: ristrutturazione edilizia, risanamento conservativo e restauro effettuati sulle singole unità immobiliari appartenenti a qualsiasi categoria catastale;
  • quelli necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi per stato di emergenza, anche se non rientrano nelle categorie precedenti.

Tra i lavori ammessi nella manutenzione ordinaria ci sono anche interventi rientrano tutti i lavori di installazione ascensori e scale di sicurezza, realizzazione e miglioramento dei servizi igienici, interventi finalizzati al risparmio energetico, sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane.

Una precisazione: la detrazione spetta anche a chi esegue gli interventi in proprio ma solo per le spese dell’acquisto dei materiali e non per la manodopera.

A chi spetta il bonus? In generale, a tutti i contribuenti che rientrano nei requisiti previsti, anche se hanno la residenza fuori dall’Italia:

  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • locatari o comodatari;
  • imprenditori individuali e le imprese familiari, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce;
  • soci di cooperative indivise e condivise;
  • i soggetti che producono redditi in forma associata.

Per ottenere la detrazione è necessario che il contribuenti inserisca nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi persona fisica) le spese sostenute, facendo attenzione di conservare tutti i documenti previsti. Questi potrebbero essere richiesti dall’Agenzia delle Entrate per un eventuale controllo.

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