Bonus ristrutturazione casa: ecco come richiederlo due volte

È possibile richiedere il bonus ristrutturazione casa più di una volta? Ecco quali requisiti bisogna rispettare e la procedura da seguire

Il bonus ristrutturazione è certamente la più importante agevolazione legata alla casa e consente di ottenere una detrazione del 50% su una ricca serie di interventi legati alla manutenzione del proprio immobile. Il tutto chiaramente nel rispetto di alcuni limiti, su tutti il tetto massimo di spesa che è pari a 96mila euro, consentendo dunque di arrivare ad una detrazione massima di 48mila euro spalmata in dieci rate annuali di uguale importo.

Il tutto a patto, chiaramente, che la capienza fiscale Irpef sia superiore, in questo caso, a 4800 euro in quanto altrimenti parte della detrazione andrebbe persa. Ma è possibile sfruttare più volte questo bonus? Facciamo chiarezza.

Chiedere due volte il bonus ristrutturazione casa si può: ecco come

La peculiarità di questo bonus è quella di essere sostanzialmente svincolato dalla classe energetica dell’edificio e, per questo, è alla portata di tutti; inoltre può essere utilizzato anche per gli interventi sulle parti comuni di un condominio. In merito alla possibilità di richiedere nuovamente il bonus una volta esauriti i 96mila euro del tetto spesa, è intervenuta con un apposito chiarimento l’Agenzia delle Entrate. La domanda infatti se la sono posta in molti considerato il fatto che ristrutturare immobili da zero porta molto spesso a sforare tale tetto di spesa. Nello specifico ci si chiede se in caso di interventi non prevista dalla prima Cila presentata al Comune sia possibile richiedere il bonus ristrutturazione nuovamente.

Bonus ristrutturazione casa e regole Cila
I nuovi lavori devono essere slegati dai precedenti per ottenere ancora il bonus (designmag.it)

Ebbene la risposta al quesito è arrivata con la circolare 17/2015: scorrendo fino al punto 3.2 si scoprirà che è possibile farlo ad una condizione. Il secondo intervento dovrà essere considerato autonomamente detraibile rispetto al primo. Dunque gli interventi effettuati in due anni distinti potrebbero essere la prosecuzione uno dell’altro ed in quel caso si andrebbero a sommare i costi per raggiungere il massimale di 96mila euro. Ma in caso di interventi successivi autonomi ovvero slegati dai precedenti e non considerati come una loro prosecuzione, sarà possibile sfruttare nuovamente l’agevolazione con un nuovo plafond massimo ammortizzabile.

Per fare un esempio se il primo anno si effettuano lavori legati ad un problema di infiltrazioni dal tetto, il tutto presentando al Comune regolare Cila mentre l’anno seguente viene effettuato un intervento di ristrutturazione nel bagno non compreso nella Cila e slegato dai lavori precedenti, la possibilità di ottenere due volte il bonus sarà garantita.

 

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