Bonus ristrutturazione bagno, il più ricco: quanto vale, come chiederlo, requisiti e come funziona

Ristruttura il bagno con l’aiuto del Bonu da oggi è possibile. Ecco come richiederlo

Tra i tanti bonus dedicati alle abitazioni private pare ce ne sia anche uno relativo alla ristrutturazione del bagno. Sappiamo bene come, negli ultimi anni, siano stati attivati il Superbonus, l’Ecobonus, il Bonus casa green e via dicendo, oltre che diversi incentivi per permettere ai più giovani di acquistare casa.

Riguardo  quest’ultimo bonus, gli under 36 hanno ad esempio accesso prioritario e ad una maxi-detrazione, oltre ad una serie di altri incentivi; insomma, ci sono davvero tantissime risorse da poter utilizzare per la propria abitazione, tra cui anche un ricco bonus per ristrutturare il bagno.

In pochi forse sono a conoscenza di questa particolare agevolazione, ma in realtà esiste e può permettere di effettuare dei lavori che, magari per mancanza di fondi, sono stati rimandati da tempo: ecco quanto vale, come richiederlo, come funziona e quali sono i requisiti per ottenerlo.

Tutto sul bonus per la ristrutturazione del bagno: cifra, requisiti e come richiederlo

La ristrutturazione del bagno rientra nel famoso bonus del 50% per le ristrutturazioni edilizie messo a disposizione, sotto forma di incentivo fiscale, dal governo. In pratica, è possibile per chiunque rientri nei requisiti detrarre dall’IRPEF il 50% delle spese sostenute anche per la ristrutturazione del bagno, fino ad un tetto massimo stabilito a priori di anno in anno.

bonus bagno
La detrazione significativa sui lavori di ristrutturazione fatti nel bagno della propria abitazione: i dettagli (designmag.it)

Ad esempio, nel caso si debbano sostituire i sanitari, rifare le piastrelle o istallare nuovi impianti elettrici ed idraulici, è possibile far rientrare la spesa nella detrazione IRPEF; i soldi possono essere recuperati, entro 10 anni o direttamente con sconto in fattura o con la cessione del credito, da chi se ne è fatto carico.

Questo bonus può essere richiesto tramite dichiarazione dei redditi dai proprietari dell’immobile o da chi ne ha diritto di godimento o nuda proprietà: per questo, la spesa deve essere stata effettuata tramite metodi di pagamento tracciabili, con tanto di causale che giustifichi il pagamento e codice fiscale sia della ditta che ha fatto i lavori sia di chi richiede la detrazione. Gli altri documenti necessari sono ovviamente una documentazione che attesti la tipologia di lavori effettuati e/0 altri requisiti specifici indicati dalla normativa. Al momento, il Superbonus è in vigore fino al  31 dicembre 2024, come confermato dalla Legge di Bilancio.

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