Bonus per cambiare la porta di casa e per tinteggiare: quanto ti offre lo Stato e si possono cumulare?

Quando si parla di casa, ogni intervento di miglioramento rappresenta un investimento non solo sul valore dell’immobile, ma anche sul comfort e sulla qualità della vita di chi ci abita.

Negli ultimi anni, lo Stato ha introdotto diverse forme di agevolazioni per sostenere i cittadini che decidono di rinnovare i propri spazi domestici, alleggerendo così il peso delle spese. Alcuni lavori, più di altri, sono molto diffusi e spesso oggetto di dubbi: tra questi, il cambio della porta d’ingresso e la tinteggiatura delle pareti.

Due operazioni che sembrano semplici, ma che in realtà nascondono regole e condizioni particolari quando si parla di bonus fiscali. Capire quali interventi rientrano davvero nelle agevolazioni e come sia possibile sfruttarli al meglio non è sempre immediato.

Sostituire la porta di casa: quando si può usufruire del bonus

Sostituire la porta di casa può sembrare un semplice intervento estetico, ma in realtà può trasformarsi in un’opportunità concreta di risparmio grazie ai bonus fiscali previsti dallo Stato. Nel 2025, chi decide di cambiare la porta d’ingresso può sfruttare agevolazioni legate al “Bonus Ristrutturazioni” o a specifici incentivi per infissi e serramenti.

La detrazione varia a seconda del tipo di abitazione: per la prima casa è pari al 50% delle spese sostenute, mentre per seconde case o altri immobili si attesta al 36%, con un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. È importante ricordare che non basta sostituire la porta per ottenere il bonus: l’intervento deve essere inserito in un progetto più ampio di ristrutturazione o miglioramento energetico.

un uomo che sta installando una nuova porta
Sostituire la porta di casa: quando si può usufruire del bonus – designmag.it

Oltre alla pianificazione dei lavori, un aspetto fondamentale riguarda la documentazione: è necessario effettuare i pagamenti tramite bonifico tracciabile e conservare fatture e ricevute. Affidarsi a professionisti del settore, oltre a garantire il rispetto delle norme, assicura una posa corretta e sicura della porta, migliorando anche la sicurezza e l’efficienza energetica della casa. Con la giusta organizzazione, sostituire la porta diventa così un investimento vantaggioso e duraturo.

Tinteggiatura delle pareti: quando è ammessa e come funziona il bonus

Rinfrescare le pareti di casa con una nuova tinteggiatura è uno degli interventi più comuni per rendere l’abitazione più accogliente, ma non sempre permette di ottenere un bonus fiscale. Nel 2025, la detrazione è riconosciuta solo se la tinteggiatura fa parte di lavori più ampi, come ristrutturazioni, manutenzione straordinaria, restauro conservativo o interventi di risanamento. La semplice pittura delle pareti, effettuata da sola, non rientra nelle agevolazioni.

Quando invece è inserita in un progetto complesso, è possibile usufruire degli stessi vantaggi previsti per altri lavori: 50% di detrazione per la prima casa e 36% per le seconde case, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro. È fondamentale che i lavori siano eseguiti da professionisti e che i pagamenti siano tracciabili, per poter accedere correttamente al bonus.

Un altro aspetto interessante riguarda la possibilità di combinare più interventi: se la tinteggiatura viene eseguita insieme alla sostituzione della porta o ad altri lavori di ristrutturazione, può essere inclusa nello stesso pacchetto detraibile. Questo approccio permette non solo di ridurre le spese fiscali, ma anche di migliorare complessivamente la qualità e l’efficienza dell’abitazione. Pianificare più interventi insieme è quindi la strategia più conveniente e intelligente per ottimizzare i benefici dei bonus casa.

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