Bolletta della luce: ti spetta il rimborso di 300 o addirittura 6000 euro, come fare domanda

Dopo mesi di aumenti è possibile finalmente ottenere un bonus fino a 6000 euro sotto forma di rimborso sulla bolletta della luce.

Gli ultimi due anni sono stati molto difficili in termini di costi, da un lato la materia prima, poi le accise, quindi l’IVA tornata a livelli standard, il mercato libero e infine l’annuncio che ad aprile metterà fine definitivamente ai bonus aggiuntivi per luce e gas. 

Una vera stangata per i cittadini che si sono trovati a fronteggiare una situazione molto complessa dal punto di vista finanziario, unitamente agli aumenti generalizzati e all’inflazione. Oggi però si fa strada una nuova possibilità che riguarda un rimborso che va dai 300 ai 600 euro e che può veramente fare la differenza.

Bolletta della luce: il rimborso da 300 a 6000 euro

Il rimborso spetta con ogni azienda e può essere richiesto in forma scritta, quindi mediante PEC, per posta raccomandata o fax. È importante inviare nell’email tutte le motivazioni di questa richiesta per fare chiarezza e quindi anche per determinare quanto spetta effettivamente come rimborso.

Bolletta della luce rimborso domanda
Come richiedere il rimborso sulla bolletta della luce (designmag.it)

Laddove si manifesti un’interruzione di energia infatti l’azienda è tenuta al rimborso di quanto dovuto al cliente. ARERA prevede per tutti il rimborso automatico, tuttavia dipende dalle tempistiche e da una serie di caratteristiche differenti che possono variare dalla zona. Per questo motivo la cosa migliore in questi casi è fare subito domanda.

Ci sono tre rimborsi legati all’interruzione di energia elettrica, quello con preavviso in cui la popolazione viene quindi contattata o comunque avvisata di quello che potrà accadere, senza preavviso e di durata insolita che ovviamente pone di fronte ad un fatto compiuto e può durare anche ore, rimborso legato all’interruzione per blackout, situazione ben più gravosa.

L’avviso fa fatto da parte dell’azienda almeno 24 ore prima per guasti o emergenze, 2 giorni lavorativi prima per le altre situazioni. Le interruzioni possono essere transitorie se durano meno di un secondo, brevi entro i 3 minuti, lunghe al di sopra dei tre minuti. Il tempo massimo che si può palesare è di 8 ore per più di 50 mila abitanti, 12 ore dai 5 mila ai 50 mila e anche meno.

Solitamente Arera dovrebbe provvedere, entro i 60 giorni successivi, ad emettere in bolletta lo sconto andando a detrarre quanto dovuto ma può non accadere in forma automatizzata e quindi bisogna farne richiesta. A questo punto ci sono diverse fasce a cui si ha diritto: l’interruzione con preavviso entro un tempo di 8 ore è di 30 euro, interruzione senza preavviso entro e 16 ore con indennizzo di 30 euro. Il rimborso può arrivare però fino a 300 euro per le famiglie e fino a 6000 euro per le aziende.

Impostazioni privacy