Ora che è estate e le temperature toccano picchi altissimi ed anche i consumi energetici aumentano, è probabile assistere a casi di interruzione di corrente che possono creare non pochi problemi, soprattutto a chi ha delle attività (negozi, uffici).
I disagi sono dunque diversi e a farne le spese sono i cittadini e i commercianti che possono subire anche danni
economici elevati. A tal proposito ci si potrebbe chiedere se, dopo dei blackout elettrici in estate, sia possibile ottenere un risarcimento.
Come ottenere un risarcimento dopo un blackout elettrico
Per blackout non si intende l’interruzione della corrente per tanto tempo ma si può trattare anche di brevi momenti, magari ripetuti, accompagnati da sbalzi di tensione. Le conseguenze possono essere diverse: elettrodomestici che si rompono, scorte alimentari da buttare perché vanno a male (dato che magari il frigo è spento) e così via.

Per le attività, ovviamente, i danni sono ancora più ingenti, specie se il blackout è prolungato. La tutela principale in caso di disservizio spetta ai consumatori grazie alla normativa ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), che distingue due tipi di compensazione. I clienti hanno diritto ad un indennizzo automatico in bolletta in caso di interruzioni prolungate:
- per utenze in bassa tensione, il limite è di 8 ore nei piccoli comuni e di 4 ore in città
- l’indennizzo va dai 30 euro, con aumenti proporzionali in base alla durata e alla frequenza.
Non è necessario fare domanda per ricevere l’indennizzo ma questo non copre i danni materiali (un elettrodomestico rotto o guasti alimentari). Per ottenere il risarcimento dei danni causato da sbalzi di tensione, picchi, interruzioni brevi o danni materiali, invece, occorrerà inviare un reclamo scritto al distributore o al venditore, allegando anche una descrizione di ciò che è avvenuto, foto che attesti il danno, fatture di acquisto o riparazione.
Se il reclamo non dovesse ricevere risposta entro 30 o 40 giorni (a seconda del tipo), si ha diritto ad un ulteriore indennizzo da ritardo (25-75 euro). In caso di rigetto o silenzio, ci si può rivolgere al servizio di conciliazione ARERA o a un’associazione di tutela. Quindi il cittadino deve segnalare il disservizio al distributore locale (E-Distribuzione, Areti e così via), conservare prove dei danni ed inviare un reclamo formale entro 6 mesi attraverso PEC o raccomandata.
Si può ricorrere alla conciliazione ARERA o alle associazioni dei consumatori se il reclamo viene respinto o ignorato. Ecco come ci si può tutelare da situazioni di disagio derivanti da un blackout elettrico in estate.