Alla fiera IFA 2025 di Berlino, la novità che ha fatto più rumore non è stata un televisore gigante o un robot super accessoriato, ma una lavatrice. O meglio, tre lavatrici in una. Candy, oggi parte del gruppo Haier, ha presentato Multiwash, un modello che rompe le abitudini con tre cestelli indipendenti che possono lavorare in contemporanea. Un’idea che sembra pensata proprio per le famiglie moderne, sempre in bilico tra fretta, necessità di risparmio e desiderio di semplificare la vita domestica.
Multiwash nasce come risposta a un’esigenza molto concreta: liberarsi dall’ansia del “carico pieno”. Spesso i vestiti che usiamo di più sono quelli che finiscono subito nel cesto e che vorremmo ritrovare pronti già il giorno dopo. Ma la regola non scritta è che la lavatrice si avvia solo quando il tamburo è davvero colmo, per non sprecare. Questo porta a compromessi quotidiani poco sostenibili, come rinviare un bucato importante o mischiare tessuti che in realtà avrebbero bisogno di programmi diversi. La tecnologia, in questo caso, prova a sciogliere un nodo della vita di casa che conosciamo tutti.
Candy Multiwash e il nuovo modo di pensare il bucato
La vera rivoluzione sta nella possibilità di trattare capi diversissimi nello stesso momento. Un cestello da oltre 10 chili accoglie lenzuola e asciugamani, mentre due tamburi piccoli da un chilo ciascuno gestiscono con delicatezza la maglieria, l’intimo o la biancheria sportiva. Il punto di forza è che i circuiti idraulici restano separati, quindi i colori non si mischiano e ogni comparto segue impostazioni indipendenti. In pratica puoi scegliere temperatura, programma e durata per ciascun cestello come se fossero tre lavatrici distinte, ma con un unico ingombro.
Non è solo una questione di tempo, ma anche di organizzazione. Una famiglia con bambini, ad esempio, può lavare insieme le lenzuola, le tutine e i capi delicati senza aspettare giorni per accumulare abbastanza vestiti di ogni categoria. Chi vive da solo, invece, non deve più sacrificarsi tra lavaggi mezzi vuoti o montagne di panni sporchi. L’idea risponde a uno stile di vita in cui i ritmi si accorciano e i margini di errore si riducono.

Dal punto di vista estetico, Multiwash si presenta con un design insolito. Tre oblò in verticale creano un colpo d’occhio che richiama un po’ il mondo industriale, un po’ l’architettura modulare. È più alta di una lavatrice tradizionale, circa 107 cm, ma resta compatta quanto basta per entrare in un ambiente domestico senza sembrare fuori scala. La versione lavasciuga aggiunge un ulteriore livello di praticità per chi ha poco spazio e vuole ridurre al minimo i passaggi.
Il nodo, come sempre, resta il prezzo. In Italia si parla di un listino compreso tra 799 e 999 euro, con arrivo previsto per novembre 2025. Non è poco, soprattutto se confrontato con modelli tradizionali che si trovano anche sotto i 400 euro. Ma la differenza sta nel risparmio indiretto: meno lavaggi avviati a metà carico, meno acqua sprecata, meno elettricità utilizzata. È una spesa che punta sul lungo periodo e che si lega alla crescente attenzione verso efficienza e sostenibilità.






