Ci sono estati in cui riesci a sopportare tutto, tranne l’idea di stirare. Non è una questione di pigrizia, è proprio che certi gesti, col caldo, diventano insopportabili. Aprire l’asse, far scaldare il ferro, iniziare a sudare prima ancora di toccare la prima camicia. E non importa se è solo lino o cotone leggero, ogni volta finisce nello stesso modo. Mezza camicia stirata bene, l’altra mezza stropicciata di nuovo dopo cinque minuti.
E quando ne hai sei da sistemare, magari per il lavoro o un evento, ti prende quella voglia di portarle direttamente in lavanderia e chiudere la questione lì. Ma anche quello diventa un piccolo incubo: file, attese, tessere, orari. In pieno luglio, con 38 gradi fuori, è proprio l’ultima cosa che vuoi aggiungere alla tua to-do list. Sono sempre stata quella che si organizzava, che faceva tutto con metodo, che stirava la sera per trovarsi pronta la mattina. Ma negli ultimi anni qualcosa è cambiato.
Tessuti delicati, taglie grandi, camicie difficili: tutto risolto con l’asciugatura automatica
Ho cominciato a mettere in discussione ogni oggetto domestico che occupava spazio e pretendeva tempo, partendo proprio dal ferro da stiro. Allo stesso tempo, non avevo voglia di rassegnarmi al look trasandato da tessuto spiegazzato. E da lì è cominciata la ricerca. Fino a quando, navigando su Amazon durante il Prime Day, mi sono imbattuta in un oggetto che, lo ammetto, all’inizio sembrava più un esperimento venuto da futuro che qualcosa di utile. E invece no. Si chiama CLEANmaxx PRO, e a quel prezzo scontato mi sono detta: vediamo.
La prima cosa che mi ha colpito è stato il fatto che in una recensione una ragazza scrivesse “non tocco più il ferro da mesi”. Lì ho cliccato sul prodotto, l’ho guardato bene e mi sono resa conto che non era una macchina complicata. Funziona con un sistema semplice: un manichino gonfiabile, su cui infili la camicia ancora umida, qualche peso lungo l’orlo per tendere il tessuto, un timer che imposti tra 5 e 30 minuti e via. Lui asciuga e stira nello stesso tempo. Lo accendi, lo lasci lavorare, tu fai altro.
Il principio è quello di far passare aria calda attraverso il tessuto disteso, come se fosse il corpo stesso a stirare da dentro. L’aria gonfia il manichino, la forma regge la struttura della camicia, e nel frattempo il tessuto si liscia mentre si asciuga. Durante i Prime Day è scontato, circa 50 euro, e per un oggetto che sostituisce ferro, asse e perfino asciugatrice in certi casi, non mi è sembrato un investimento esagerato. Anche perché il consumo è minimo, e la manutenzione inesistente.
La cosa bella è che funziona anche su tessuti delicati, tipo seta, viscosa, quei capi che di solito porti in lavanderia per non rovinarli. Ho provato con una camicetta che di solito mi fa impazzire con il ferro, e dopo 12 minuti era liscia e morbida, pronta da indossare. Nessuna piega fastidiosa sulle maniche, nessun colletto rigido. E sì, regge anche taglie grandi: con l’estensione arriva fino alla XXL, e puoi regolare l’altezza con un’asta telescopica.
Adesso non solo non uso più il ferro, ma ho anche liberato lo spazio dell’asse da stiro. Le camicie non sono solo stirate, sono anche fresche, pronte all’uso, senza odore di calore né aloni. Ed è quella sensazione di ordine senza sforzo che ti fa pensare: forse lo avrei dovuto prendere prima. E sicuramente, in questi giorni di sconti ci sono altre cose interessanti!
