Attenzione a come cambia il bonus mobili da gennaio e perché ti conviene non perdere tempo

Prorogato anche per il 2024 il bonus mobili ma attenzione ai nuovi requisiti e condizioni per non perdere l’occasione di risparmiare.

Il bonus mobili permette di ottenere uno sconto sulle spese di acquisto di mobili e grandi elettrodomestici in base a determinati requisiti e condizioni.

Rispetto al 2023 (in realtà anche altri due anni precedenti) il bonus mobili, conosciuto anche come bonus elettrodomestici, è variato. Scopriamo, quindi, a chi spetta, quali sono gli imposti e con ottenerlo.

Bonus mobili: una grande occasione da non perdere

Il bonus mobili nel 2023è concesso con una soglia di spesa massima di 8mila euro. Invece, nel 2024 è possibile ottenere il bonus sempre con una detrazione del 50% ma calcolata su un importo massimo di 5mila euro. Si segnala che nel 2002 la soglia era 10mila euro, mentre nel 2021 di 16mila euro.

Come cambia il bonus mobili
Bonus mobili: come ottenerlo nel 2024 (designmag.it)

È la legge di Bilancio 2022 che ha prorogato il bonus mobili fino al 2024. Invece, il Decreto blocca cessioni, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 85 dell’11 aprile 2023, ha stabilito che sconto in fattura o cessione del credito debbano essere applicati fino agli interventi di ristrutturazione realizzati prima del 17 febbraio 2023.

Infatti, come gli anni precedenti il bonus può essere fruito solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia. Oltre ai mobili, ovvero all’arredo di casa, si possono acquistare grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe:

  • A per i forni;
  • E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie;
  • F per i frigoriferi e i congelatori.

Le spese sostenute per l’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici dovranno essere inserite nella dichiarazione dei redditi sia nel modello 730 sia nel modello Redditi persone. L’importo da recuperare con una detrazione del 50% sarà suddiviso in 10 rate annuali di pari importo, con un recupero della spesa in 10 anni.

Il contribuente può scegliere di ottenere il bonus con la cessione del credito oppure con lo sconto in fattura. Tuttavia, bisogna fare attenzione perché, come detto in precedenza, questa possibilità è prevista solo per gli interventi edilizi realizzati prima di febbraio 2023.

Di seguito l’elenco dei beneficiari ai cui spetta il bonus mobili:

  • proprietari dell’immobile oggetto della ristrutturazione residenti in Italia;
  • titolari di diritto reali o personali;
  • locatari o ai comodatari;
  • soci di cooperative;
  • imprenditori;
  • soggetti che producono redditi in forma associata;
  • coniugi separati;
  • familiare convivente;
  • convivente more uxorio;
  • componente dell’unione civili.

Ricordiamo che il bonus mobili si ottiene solo se l’immobile è in ristrutturazione edilizia, sia su singoli immobili sia su parti comuni, sempre residenziali. Nelle spese da detrarre, oltre a quelle relative all’acquisito, sono comprese anche quelle di trasporto e montaggio. Attenzione anche ai pagamenti che devono essere effettuati tramite bonifico, con carta bancomat o di credito, finanziamento a rate.

Il beneficiario, infine, dovrà conservare i seguenti documenti in caso di verifica: ricevuta del bonifico e della avvenuta transazione; documentazione di addebito sul conto corrente. Lo scontrino “parlante”, ovvero che riporta, tra le altre informazioni, il codice fiscale dell’acquirente è considerato fattura.

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