Antenna tv privata, devi pagare anche quella condominiale? Se non fai questa procedura ti tocca doppia spesa

Antenna condominiale e antenna privata che cosa fare per non avere problemi.

Negli anni la televisione e la visione di programmi è completamente cambiata, con l’avvento delle tv satellitari e anche delle piattaforme streaming.

Molti inquilini si chiedono se bisogna in ogni caso e sempre pagare l’antenna tv condominiale, anche in presenza di una antenna installata privatamente a proprie spese. Ecco cosa dicono le norme.

Antenna tv privata e condominiale, cosa si deve pagare?

In un condominio sono presenti molte antenne televisive, in primis l’antenna centralizzata che da sempre permette a tutti gli apparecchi presenti nelle case di vedere i canali televisivi in chiaro. Anche se non esplicitamente menzionata dall’articolo 1117 del Codice Civile, l’antenna TV centralizzata è generalmente considerata una parte comune.

Questo significa che, salvo diverse disposizioni nel regolamento condominiale o nei contratti di compravendita, la sua proprietà e le relative spese sono condivise da tutti i condomini. L’impianto include l’antenna stessa (terrestre e/o satellitare) e la rete di cavi che distribuisce il segnale alle singole unità abitative.

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Antenna tv privata e condominiale, cosa si deve pagare? designmag.it

Esistono però anche delle eccezioni in cui l’antenna non è una parte comune, come nel caso in cui sia stata installata in un secondo momento da un gruppo specifico di condomini, limitando la proprietà e la responsabilità solo ad essi. Il dubbio sorge perciò riguardo il tema delle spese per l’antenna centralizzata, ovvero se i condomini siano sempre tenuti a contribuire.

La normativa prevede che la partecipazione ai costi sia legata alla proprietà delle parti comuni, e non all’effettivo utilizzo; per questo tutti i condomini sono generalmente obbligati a contribuire alle spese di conservazione (manutenzione ordinaria e straordinaria) dell’antenna centralizzata, necessarie a mantenere l’impianto in buone condizioni e a garantirne il funzionamento per chi ne usufruisce.

È possibile però richiedere il distacco dall’antenna centralizzata, ad esempio se si decide di non avere la TV o di installare un’antenna privata, ma questo distacco non esonera completamente dalle spese: chi si distacca continua a essere tenuto a pagare le spese di conservazione dell’impianto, in quanto proprietario di una quota delle parti comuni.

La ripartizione delle spese tra inquilini e proprietari segue principi consolidati. Le spese di manutenzione straordinaria e quelle relative alla conservazione dell’impianto sono a carico del proprietario. Le spese di uso, ovvero quelle legate all’effettivo consumo del servizio, sono generalmente a carico dell’inquilino.

Se un condomino si è regolarmente distaccato dall’impianto, non è tenuto a contribuire alle spese d’uso, poiché non ne usufruisce, ma è fondamentale che il distacco non comprometta in alcun modo il funzionamento o la qualità del segnale per gli altri condomini.

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