Amministratore di condominio: ecco chi controlla il suo lavoro e come interviene se qualcosa non va

L’amministratore condominiale controlla i condomini stessi e il rispetto degli spazi comuni, ma chi controlla l’amministratore? Ecco chi interviene in caso di necessità.

L’amministratore condominiale è una figura obbligatoria quando i residenti diventano più di otto. Viene eletto durante l’assemblea, in presenza di più della metà degli inquilini, e può essere scelto tra i condomini stessi oppure tra i tanti professionisti esterni. I suoi compiti sono diversi: organizzare gli incontri periodici e straordinari per discutere in merito a eventuali delibere, disciplinare l’utilizzo delle aree comuni, gestire le entrate e le uscite dei pagamenti, garantire il rispetto del regolamento e adempiere agli obblighi fiscali.

È considerata una figura amministrativa a tutti gli effetti e dunque necessita di una serie di requisiti per poter essere svolta: la persona scelta deve avere la fedina penale pulita, nessuna condanna per reati contro il patrimonio e la pubblica amministrazione, possedere almeno un diploma di scuola media superiore e, per concludere, garantire di aver partecipato all’apposito corso per amministrazione del condominio con relativi incontri di aggiornamento. Sostanzialmente, è come se si trattasse di un lavoro statale.

Il mandato dura un anno e può essere rinnovato. In caso di lavoro ben svolto si può quindi confermare il medesimo amministratore condominiale per diversi anni. Al contrario, laddove pecchi di negligenza si può rescindere il contratto prima della scadenza. È necessario però provare che l’amministratore non abbia svolto correttamente il suo compito oppure che abbia violato deliberatamente il regolamento condominiale. Ma chi controlla l’amministratore?

Chi controlla l’amministratore condominiale?

Prima di tutto, l’amministratore condominiale agisce per conto dei condomini. Questi dunque hanno tutto il diritto di controllare il bilancio annuale e chiedere al diretto interessato un resoconto delle spese. Durante l’assemblea si può pretendere un feedback su eventuali interventi di manutenzione e richiedere che vengano palesati tutti i documenti economici e fiscali in mano all’amministratore. In caso di dubbio, si può procedere in questo modo.

Persona utilizza un computer con dei documenti davanti
Chi controlla l’amministratore condominiale? – designmag.it

I condomini possono nominare un revisore condominiale, il quale ha il compito di controllare l’amministratore, avendo pieno potere sull’azione di ispezione e accesso ai documenti condominiali. Inoltre, in assemblea si può istituire un consiglio condominiale, composto da minimo tre persone per edificio con non meno di dodici unità abitative. I membri del consiglio, a titolo gratuito, potranno controllare l’amministratore come qualsiasi revisore esterno.

È importante ricordare che l’amministratore condominiale non ha potere sui condomini, a eccezione della tutela del regolamento condominiale. Se i residenti chiedono, l’amministratore deve eseguire senza proferire parola.

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