Affitti: come difendersi se il proprietario non restituisce il deposito, non farti fregare

Affrontare una controversia sulla restituzione del deposito può essere molto stressante: conoscere i propri diritti è fondamentale.

Affittare una casa è una situazione molto comune, ma comporta anche alcune responsabilità e rischi per entrambe le parti. Una delle preoccupazioni principali per molti inquilini è la restituzione del deposito cauzionale alla fine del contratto di locazione.

Il deposito cauzionale è una somma di denaro versata dal locatario al momento della firma del contratto di affitto, come garanzia contro eventuali inadempimenti contrattuali. Questo deposito è regolato dall’articolo 11 della legge n. 392 del 1978 e serve a tutelare il proprietario da possibili danni all’immobile o mancati pagamenti del canone di locazione. Spesso, le controversie tra proprietari e affittuari riguardano proprio questa somma di denaro, che secondo la legge dovrebbe essere restituita se non vi sono danni all’immobile o canoni non pagati.

Proprietario che non restituisce il deposito: l’inquilino può far valere i suoi diritti

La normativa in materia italiana stabilisce che, al termine del contratto di locazione, il deposito cauzionale deve essere restituito al locatario, comprensivo degli interessi maturati. Tuttavia, il proprietario ha il diritto di trattenere parte o tutto il deposito se ci sono stati danni all’immobile o se ci sono canoni di affitto non pagati. È buona prassi redigere un verbale di rilascio dell’immobile, firmato da entrambe le parti, che attesti lo stato dell’immobile al momento della consegna.

proprietario non restituisce deposito dopo fine dell'affitto
In caso di rifiuto da parte del proprietario, si può avviare un’azione legale per ottenere un decreto ingiuntivo – designmag.it

Se il proprietario non restituisce il deposito, è importante seguire alcune precise procedure per difendere i propri diritti. Come consiglia l’avvocato Angelo Greco del portale “La Legge per tutti”, in primo luogo l’inquilino può inviare una richiesta scritta formale al proprietario, sollecitando la restituzione del deposito. In questa lettera bisogna specificare che, in assenza di riscontro, ci si rivolgerà alle autorità competenti.

Se il proprietario non risponde o si rifiuta di restituire il deposito, è possibile ricorrere alle vie legali. Il proprietario deve dimostrare che i danni addebitati sono stati causati dall’inquilino durante il periodo di affitto. Senza tale prova, il locatario ha diritto alla restituzione del deposito.

Se il proprietario continua a rifiutarsi di restituire il deposito, il passo successivo è avviare un’azione legale. Nella maggior parte dei casi si può richiedere l’emissione di un decreto ingiuntivo presso il giudice di pace, che obbligherà il proprietario a restituire il deposito cauzionale. È quindi consigliabile conservare tutte le comunicazioni e documentazioni relative all’affitto e alla restituzione del deposito, per avere prove solide in caso di disputa legale.

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