Il pericolo che i ladri entrino in casa nostra è sempre maggiore: nessuna delle nostre città viene risparmiata, i malintenzionati sono sempre pronti a mettere in atto i loro colpi, a prescindere che ci sia qualcuno o meno nell’abitazione.
È vero, i ladri sono soliti agire quando in casa non c’è nessuno (durante le vacanze o durante le ore lavorative), quindi nessuno è veramente al sicuro. Eppure ci sono dei modi per dissuadere i ladri dal colpire la nostra casa. Come? Proteggendola. Ma dotarla con tutti i dispositivi più smart può essere costoso. Per fortuna puoi approfittare del bonus da 48.000 euro per proteggere la tua casa, senza ristrutturare.
Bonus da 48.000 euro per proteggere la tua casa dai ladri: come funziona
Con il bonus edilizio ti vengono riconosciuti fino a 48.000 euro per la messa in sicurezza della casa contro i furti. Si chiama “bonus sicurezza” e consente di portare in detrazione dall’Irpef il 50% delle spese sostenute per la sicurezza della propria casa.

Si tratta di un incentivo autonomo, che anche senza ristrutturazione può essere richiesto qualora si installino dispositivi e infissi che prevengano i furti. La detrazione è pari al 50% solo fino al 31 dicembre 2025; senza un intervento normativo, dal 1° gennaio 2026 la detrazione scende al 36% per le abitazioni principali e al 30% per le seconde case.
Queste detrazioni valgono su una spesa massima di 96.000 euro e si recuperano in dieci quote annuali di pari importo. Compresi nel bonus sono:
- sistemi di allarme
- sistemi di antifurto
- sensori
- sirene
- centraline
- dispositivi digitali da connettere allo smartphone o a piattaforme di controllo remoto
- impianti di videosorveglianza
- telecamere integrate a sistemi di registrazione
- porte blindate
- porte rinforzate
- cancelli automatici
- serrature
- inferriate
- videocitofoni di nuova generazione
- casseforti a muro installate in maniera permanente (non mobile)
- finestre blindate
- finestre antieffrazione
- vetri antisfondamento
- tapparelle metalliche con sistemi di bloccaggio.
A poterne beneficiare sono proprietari di immobili o coloro che detengono un diritto reale sull’immobile. A recuperare le spese in detrazione, quindi, è chi le sostiene materialmente ed è intestatario delle fatture. Per ottenere la detrazione non va presentata un’apposita domanda ma viene riconosciuta direttamente nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo in cui si devono indicare le spese sostenute. L’importante è che le spese vengano sostenute con bonifico parlante in cui siano indicati:
- causale del versamento in cui si deve indicare l’articolo 16-bis del DPR 917/1986
- codice fiscale di chi beneficia della detrazione
- partita Iva e codice fiscale dell’impresa che esegue i lavori
- estremi della fattura.
La documentazione (fatture, ricevute di pagamento, schede tecniche dei dispositivi installati) deve essere conservata per cinque anni successivi all’ultima quota di detrazione.