L’abuso edilizio porta generalmente alla demolizione dell’opera. Dopo tanti soldi spesi per realizzare, ad esempio, una veranda si dovranno spendere altri soldi per demolirla qualora risultasse abusiva ossia costruita senza i permessi necessari. Con la Banca Dati Nazionale sull’Abusivismo Edilizio capiterà sempre più spesso.
Da ottobre il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha attuato una nuova procedura per segnalare gli abusi edilizi. L’obiettivo è raggiungere un sistema chiaro, uniforme e ordinato a livello nazionale che superi le particolarità degli enti locali comunali. Questi, d’ora in poi, potranno sfruttare modelli standardizzati e istruzioni operative per comunicare velocemente e in modo preciso nella correzione dei refusi con le Prefetture.
L’intento è riuscire ad avere un quadro più completo sull’abusivismo edilizio in Italia. Un fenomeno dilagante che si è ampiamente diffuso dagli anni ’50 e ’60 e che ancora oggi è una realtà preoccupante nella nostra penisola, specialmente nel mezzogiorno. La Campania è la regione più colpita (49 ogni 100 regolari) con oltre 9 mila reati accertati di abuso edilizio (dati del 2021). Con la nuova Banca Dati si riusciranno ad avere informazioni più complete e aggiornate.
Come funziona la segnalazione degli abusi edilizi
La nuova procedura si basa su un iter digitale e uniforme che coinvolge Comuni, Prefetture, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ogni Comune individuerà un responsabile della trasmissione e scaricherà dal sito del MIT il file Excel preformattato con la nota di accompagnamento standard per inserire le informazioni in modo preciso e omogeneo con gli altri enti comunali. Il MIT ha redatto anche una guida con le istruzioni per la compilazione e un video tutorial.

Il file Excel ha vari fogli e i campi obbligatori sono segnati in rosso. Se compilati correttamente diventeranno azzurri. In caso di errore, invece, il sistema lo segnalerà come formato errato, ad esempio, oppure mancato coerenza dei dati.
Quando il file sarà pronto con tutti i dati corretti inseriti allora dovrà essere inviato tramite PEC alla Prefettura di competenza territoriale con la nota di trasmissione firmata dal Comune. L’invio è obbligatorio indipendentemente dalla presenza o meno di aggiornamenti o nuovi abusi.
Una volta raccolti i file, le Prefetture dovranno redigere una nota di inoltro standardizzata e trasmettere via PEC la documentazione alla Divisione VI del MIT (dg.casa-div6@per.mit.gov.it). In futuro tutte le informazioni saranno raccolte nella Banca Dati Nazionale sull’Abusivismo Edilizio che permetterà di individuare con maggiore facilità i proprietari di immobili con abusi edilizi.