Abusi edilizi, nuova riforma: se sono passati più di 60 anni puoi sanarli più facilmente

Novità in tema di abusi edilizi, una riforma rende più semplice l'iter per sanarli se sono passati più di 60 anni. 

Gli abusi edilizi sono sanabili rispettando alcuni requisiti stringenti. Se hanno più di 60 anni ora le restrizioni si allenteranno grazie alla nuova riforma. Significa che si potrà evitare di demolire l’opera realizzata tempo prima.

Si parla di abusi edilizi per indicare degli illeciti relativi ad interventi realizzati in modo totalmente differente per tipologia e uso rispetto quanto previsto dal permesso concesso oppure costruiti senza chiedere i dovuti permessi. Il Testo Unico dell’Edilizia è il punto di riferimento a livello normativo per le costruzioni e regolamenta proprio gli abusi edilizi.

Negli anni si sono aggiunte altre normative, per ultima il Decreto Salva Casa che ha modificato il Testo Unico introducendo norme che consentono di mettere in regola piccole irregolarità edilizie e costruttive.

In caso di irregolarità più grandi l’abuso si può sanare solo sussistendo alcune condizioni. Dovrà essere presente la conformità urbanistica, ad esempio, non solo rispetto gli strumenti urbanistici oggi in vigore ma anche a quelli vigenti nel momento della realizzazione dell’opera. Bisognerà chiedere i permessi e le autorizzazioni necessari e si dovrà pagare un’oblazione il cui importo varia in base all’entità dell’abuso e ai costi di regolarizzazione.

Si potranno sanare gli abusi edilizi con oltre 60 anni in modo semplice

Il MIT sta studiando una riforma del Testo Unico dell’Edilizia per introdurre una sanatoria semplificata per gli abusi edilizi di oltre 60 anni, ossia precedenti al 1° settembre 1967. Inoltre ragiona su un blocco parziale della doppia conformità. Si tratta di un vincolo che prevede il rispetto delle normative edilizie e urbanistiche sia quando viene realizzato l’abuso sia nel momento in cui viene presentata domanda di sanatoria.

balcone con sedie
Si potranno sanare gli abusi edilizi con oltre 60 anni in modo semplice-designmag.it

Questa doppia conformità ha spesso impedito di sanare le irregolarità, anche quelle più vecchie. La riforma vuole superare questo principio specialmente per gli abusi di molti anni fa. L’idea è che il 1° settembre 1967 diventi una sorta di spartiacque (quell’anno è entrata in vigore la Legge Ponte numero 765) tra una procedura più facile di difformità e quella tradizionale. Per le opere realizzare prima di quella data potranno essere seguiti iter più semplici. 

La riforma dovrebbe contenere novità anche in relazione alle procedure amministrative. L’obiettivo è snellirle riordinando i titoli edilizi e facendo ricorso a strumenti come autocertificazioni e asseverazioni di professionisti. In questo modo si passerebbe dal controllo preventivo a quello successivo. In più si pensa ad una ridefinizione delle categorie di intervento edilizio soggette a CILA e SCIA e di poter usare SCIA e permesso di costruzione in modo alternativo.

Gestione cookie