Abusi edilizi, non è punibile chi fa subito questo: nuova storica sentenza

Gli abusi edilizi non necessariamente comportano un reato punibile per chi lo ha commesso. La Cassazione cambia tutto. 

Diverse sono le novità con riferimento agli abusi edilizi. Parliamo di quegli illeciti riguardanti interventi realizzati in modo difforme per tipologia e uso rispetto al permesso concesso oppure costruite senza aver fatto domanda di permesso. Il Decreto Salva Casa ha introdotto dei cambiamenti ma anche la Cassazione di tanto in tanto cambia le carte in tavola.

Il Decreto Salva Casa nasce con l’intento di semplificare la burocrazia edilizia rendendo più facile sanare le difformità minori. cambiare la destinazione d’uso tra categorie funzionali affini, recuperare sottotetti, regolarizzare abusi edilizi pregressi. Il Decreto, dunque, ha modificato il Testo Unico introducendo nuove norme per mettere in regola piccole irregolarità costruttive ed edilizie.

Per le irregolarità più grandi, invece, dove si fossero commessi errori – ad esempio permessi non richiesti – continua a scattare l’ordine di demolizione dell’opera. La demolizione è conseguenza diretta anche per piccoli abusi edilizi non sanabili. Per questi la Cassazione ha stabilito che la demolizione spontanea e immediata prima dell’ordine del Comune può portare alla non punibilità del cittadini pur essendo state violate più norme.

Niente punibilità per abusi edilizi: in quali casi

La sentenza 32169/2025 della Cassazione stabilisce la non punibilità per particolare tenuità del fatto. Prevista dall’articolo 131-bis del Codice Penale vale anche per i reati urbanistici indipendentemente da quante siano le norme violate. A fare la differenza è il comportamento del cittadino dopo la contestazione. Se opterà per la demolizione immediata e spontanea dell’opera realizzata senza permessi ecco che si potrà evitare la condanna penale.

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Niente punibilità per abusi edilizi: in quali casi (Designmag.it)

Il caso arrivato all’attenzione della Cassazione riguardava un uomo condannato in Corte d’Appello a due mesi di arresto e 7.800 euro di multa per un ballatoio di 4 metri quadrati costruito abusivamente senza permesso di costruire né denuncia al genio civile né la richiesta di autorizzazione per costruire in una zona sismica.

Tante violazioni, dunque, ma il fatto che il proprietario non abbia atteso la burocrazia per demolire l’opera ha portato a non riscontrarne la punibilità. Non solo, ha ripristinato lo stato dei luoghi, ha smaltito i materiali come da normativa e pagato tutte le sanzioni amministrative. Un comportamento premiato dalla Suprema Corte.

La condotta riparatrice spontanea e tempestiva è stata la salvezza per il proprietario. Non bisogna, infatti, soffermarsi a contare le violazioni ma si deve procedere con una valutazione complessiva della vicenda. I comportamenti successivi del reo con volontà concreta di rimediare all’illecito valgono la non punibilità.

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