Un’ operazione di ristrutturazione a Granz firmata Nieto e Sobejano

Tre edifici museali a Graz, in Austria, sono stati collegati tra loro grazie ad un importante operazione di ristrutturazione, funzionale ed esteticamente riuscita grazie alla progettazione nata dagli architetti spagnoli Nieto e Sobejano e la ditta locale EEP Architekten

[galleria id=”4951″]Tre edifici museali a Graz, in Austria, sono stati collegati tra loro grazie ad un importante operazione di ristrutturazione, funzionale ed esteticamente riuscita grazie alla progettazione nata dagli architetti spagnoli Nieto e Sobejano e la ditta locale EEP Architekten. In pratica, gli edifici sono stati collegati da un corpo basso che ha occupato l’atrio esistente e ha spostato la piazza un livello più su. Operato il riempimento dello spazio libero, il problema da superare è stato quello di portare luce a un blocco circondato su tre lati: la risposta è stata quella di produrre sul neonato cortile dei buchi a forma di tronchi di cono rovesciati, realizzati in vetro.

L’estensione aggiunge una sala conferenze, aree per la lettura e un archivio al complesso del Museo Joanneum, che comprende una biblioteca regionale, una galleria d’arte e un museo vero e proprio. I visitatori possono entrare nell’ edificio tramite un ascensore o scale mobili esterne, che occupano lo spazio di uno dei tronchi di cono.

Spesso, a causa di un architettura troppo autoreferenziale e in cerca di un identità che ogni nuovo intervento sembra richiedere, pare che gli interventi contemporanei tendano a esprimersi per mezzo di volumi che hanno spesso stabilito un rapporto difficile con la scala dell’ambiente urbano in cui si inseriscono.

Al contrario, l’ampliamento del Museo Joanneum nasce dall’ intenzione di agire entro i rigorosi limiti del piano orizzontale della città, offrendo un nuovo spazio pubblico basato su una proposta architettonica che è paradossalmente semplice ed efficace.

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