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Zaha Hadid, gli edifici, gli interni e il product design

[galleria id=”4909″]Fino a poco tempo fa Zaha Hadid era più conosciuta per i suoi avveniristici edifici che per gli interni oppure il product design, invece da un po non fa che lavorare su piccola scala oltre che su quella grande o grandissima. Tutto è cominciato dall’esperienza condotta nella realizzazione di uno dei livelli dell’hotel Puerta America a Madrid. Il suo spettacolare lavoro sbalordisce i clienti per i suoi spazi fluidi che hanno anticipato i tempi e che adesso fanno scuola in tutto il mondo. Le sue realizzazioni stimolano l’immaginazione di chi le contempla e regalano

Dopo Foster vi parliamo di Zaha Hadid nell’intervento al primo piano dell’hotel madrilegno: uno spazio che si distingue per la sua fluidità, per il gioco audace delle sue linee audaci che hanno a che fare più con lo stato liquido che con quello solido.

Hadid ha creato un linguaggio architettonico che invita a sognare e che accoglie i clienti come fossero all’interno di un ventre materno, una caverna benevola dove gli spigoli sono rari sfruttando le possibilità che offre il design digitale e che hanno fatto di quest’architetto un avanguardia della professione con opere come la Stazione dei Vigili del Fuoco di Weil am Rhein, in Germania, o l’ edificio BMW, a Leipzig, Germania.

Complessivamente, si tratta di spazi bianchi, puliti e molto luminosi. Nelle camere il cliente viene coinvolto in un mondo che sta il tra il barocco, il modernismo ed il minimalismo, dovuto alle forme sinuose e alla chiarezza dovuta al colore bianco.

Letto, scrivania e il resto dei mobili sembrano sorgere dalle pareti. Nel letto, la spalliera presenta un’illuminazione alogena perfetta per chi desideri rilassarsi un po’ leggendo prima di dormire.

Sergio Romeo

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