Vicino che fuma sul balcone, puoi richiedere un sacco di soldi e non lo sai: cosa dice la legge

Avere un vicino che fuma sul balcone può essere un bel problema per chi detesta la puzza della sigaretta e teme per la propria salute.

La vita in condomino è croce e delizie. Si può essere fortunati e avere vicini simpatici, rispettosi e gentili oppure cadere nell’incubo dei vicini maleducati, fastidiosi e… fumatori. Quando la puzza del fumo entra nella propria casa perché il vicino fuma sul balcone cosa si può fare per porre fine a questo disagio.

Chi fuma non si rende conto di quanto l’odore delle sigarette possa risultare fastidioso ai non fumatori. Una puzza sgradevole e purtroppo persistente che non va via facilmente. Da un balcone all’altro può arrivare questo sgradevole olezzo, un conto e se accade una massimo due volte al giorno ma quando il vicino è un accanito fumatore allora la situazione può diventare snervante.

C’è anche una questione molto più seria da considerare, il fumo passivo. L’inalazione involontaria del fumo di tabacco può danneggiare la salute e far insorgere patologie cardiache, tumori al polmone, malattie respiratorie. Perché mai dover subire il fumo passivo del vicino? Vediamo chi tutela la Legge e in che modo.

Quando si può vietare al vicino di fumare sul balcone

Nei contesti condominiali bisogna stare attenti alla normativa che disciplina la libertà di fumare sul balcone. In casa propria è possibile uscire nello spazio esterno e fumare ma considerando alcuni paletti. Bisogna sempre agire, infatti, senza scalfire il diritto degli altri condomini a godere della propria abitazione in modo tranquillo e salubre. Le immissione, dunque, non sono lecite. Parliamo di rumori, vibrazioni, odori e, quindi, anche del fumo di sigaretta.

mano con sigaretta accessa
Quando si può vietare al vicino di fumare sul balcone (Designmag.it)

L’articolo 844 del Codice Civile regola queste immissioni sottolineando come non debbano superare la normale tollerabilità. Un concetto piuttosto vago perché ogni caso è diverso dall’altro. In generale per definire la tollerabilità bisogna considerare l frequenza, l’intensità, le caratteristiche dell’ambiente, la presenza di bambini, la distanza tra balconi.

Il regolamento condominiale potrebbe scendere maggiormente nei dettagli e fissare delle restrizioni specifiche ma solo se contrattuale o di origine convenzionale. Il regolamento assembleare, invece, non può togliere il diritto di proprietà e, dunque, di fumare sul proprio balcone entro la normale tollerabilità. Quando le immissioni sono esagerate il condomino può cercare di parlare con il vicino e invitarlo a trovare un’altra soluzione per fumare.

Se questo non recepisce il messaggio si può passare alla diffida scritta per porre fine al comportamento. Infine, l’ultima soluzione sarebbe quella di un’azione legale portando il vicino fumatore davanti ad un Giudice di Pace o in Tribunale e chiedendo un risarcimento danni dopo aver fornito prove che le immissioni sono eccessive e danneggiano la salute e la tranquillità.

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