La questione del riscaldamento è una di quelle principali nei mesi invernali, soprattutto se si sta ristrutturando la propria casa o se ne stiamo prendendo una nuova. Quale sistema scegliere per riscaldare la nostra abitazione? Tutti, chi più e chi meno a seconda della zona, hanno la necessità di fronteggiare le giornate più fredde e rigide dei mesi invernali, ma sul come farlo c’è, di anno in anno, sempre più scelta.
Tra sistemi di riscaldamento storici come i termosifoni, oppure condizionatori a pompa di calore, stufe varie (elettriche, a gas, a pellet) e sistemi a pavimento e sotto al battiscopa, la scelta è davvero ampia: tutto sta nell’identificare quali sono le proprie esigenze e scegliere la soluzione più conveniente.
Un’altra opzione molto valutata riguarda il termocamino, forse meno comune delle altre menzionate ma non per questo meno efficace. Vale la pena, però, installarlo nel proprio appartamento, oppure no? Quali sono i vantaggi e quali invece gli svantaggi? Tutto quello che c’è da sapere per valutare e fare poi una scelta ponderata.
Termocamino, pro e contro: i dettagli da conoscere prima di installarlo in casa
Partendo dai vantaggi, il termocamino (evoluzione “moderna” del classico camino) ha una grande efficienza energetica: ottimizzando la combustione e recuperando il calore, come riporta l’articolo di Pagine Gialle Casa Magazine, si ha una riduzione della dispersione tra al’80% e il 90% rispetto ai camini tradizionali, che si traduce ovviamente in un risparmio sostanziosissimo nei costi energetici.

Con un solo processo di combustione, il termocamino permette di riscaldare gli ambienti della casa e anche produrre acqua calda per ogni momento della giornata; installandolo, si può dire addio allo scaldabagno, portando un ulteriore abbattimento dei costi (anche fino al 60%).
Altri due vantaggi sono sicuramente la sostenibilità ambientale e la sicurezza che questo dispositivo offre; al contrario, uno degli svantaggi principali riguarda il costo iniziale, che si aggira dai 1.500 euro per modelli base e fino a 8.000-10.000 euro per quelli più avanzati.
Oltre a questo, vanno aggiunte le spese per l’installazione e quello dei vari accessori necessari, per un’ulteriore spesa che va dai 700 ai 3.000 euro. E’ poi necessario avere molto spazio in caso, oltre al rischio blackout: in caso di mancanza di energia elettrica, p il circolatore non può smaltire il calore prodotto dalla fiamma della legna ardente e questo potrebbe creare problemi.
Restano quindi da fare diverse valutazioni, analizzando pro e contro, a seconda della propria casa; questo indirizza la scelta tra termocamino ad aria o ad acqua, oltre al tipo di combustibile. In primis, comunque, l’installazione deve seguire la normativa UNI 10683.






