TARI e IMU seconda casa: ecco chi ha diritto alle agevolazioni nel 2025

Nel 2025 si aggiorna la disciplina di TARI e IMU sulla seconda casa, ecco come avere le agevolazioni.

Arrivano nuove agevolazioni per TARI e IMU seconda casa, nel 2025 ci sono vantaggi da non lasciarsi scappare, ma bisogna seguire una procedura ben precisa. Requisiti e tempistiche da soddisfare in relazione al Comune di riferimento. Saranno tantissime le famiglie che potranno godere di tutti questi benefici.

Si possono ottenere sconti ed esenzioni sulle imposte comunali per le seconde case, ma bisogna capire in quali condizioni e casistiche si possano soddisfare questi benefici, perché ci sono le relative procedure ammesse.

Consolidare questo obiettivo significa avere un grosso risparmio da parte, e di queste tempi per la famiglie, è davvero importante riuscire a consolidare ciò.

Si parla di immobili inagibili o inutilizzati, per cui si può avere una riduzione del 50%. Ma per beneficiare di quanto indicato è necessario presentare una dichiarazione al Comune con tanto di autocertificazione del proprietario o una perizia tecnica.

Come avere le agevolazioni TARI e IMU seconda casa

Evidenziato quel che serve, adesso bisogna comprendere come agire per ottenere le agevolazioni più attese del 2025. Non si tratta solo l’analisi di casi generali, ma anche di specifici che meritano un’adeguata attenzione.

uomo fa calcoli e casetta in miniatura
Come avere le agevolazioni TARI e IMU seconda casa- Designmag.it

La regolamentazione che si sta per presentare è generale, cioè valida ovunque, ma è bene sapere in ogni Comune ci possono essere disposizioni più particolareggiate. Si elencano tutti i casi che di norma vi rientrano e come sono gestiti al fine di conquistare l’agevolazione del 2025.

Le case che non producono rifiuti in quanto sono inabitabili o comunque inagibili, è prevista l’esenzione totale, per cui bisogna presentare un’apposita dichiarazione al Comune di residenza entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello per cui si richiede l’esenzione. Per quanto concerne gli immobili non usati per scelta, si può consultare il regolamento comunale dato che l’esenzione può anche dipendere dalle normative locali.

Ci sono però anche altri casi di riduzione dell’IMU, quella del 50% vale anche quando ci sono seconde case in comodato d’uso per i parenti. Quindi, date a figli o genitori che le usano come abitazione principale. Ma ciò vale anche per gli immobili di interesse storico o artistico riconosciuto.

Mentre per quelle che sono poste con contratto di canone concordato, la situazione inizia a modificarsi. Infatti, c’è sempre una riduzione, ma non del 50%, bensì del 25%. In ogni caso, per tutte le condizioni finora menzionate, bisogna soddisfare i seguenti requisiti.

Presentare la dichiarazione IMU al Comune di residenza entro il 30 giugno dell’anno successivo, al fine di beneficiare dell’agevolazione. Infine, si consiglia sempre di consultare i regolamenti comunali per verificare le disposizioni locali dell’area in cui si vive.

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