Stanze piccole, quali porte scegliere per risparmiare spazio: idee di stile e praticità

Quali sono le porte migliori nelle stanze piccole? Tutte le soluzioni salvaspazio da tenere in considerazione.

Nelle stanze molto piccole l’apertura di una porta a battente può essere letteralmente impossibile, soprattutto nel caso in cui non ci sia spazio per l’apertura del battente né in un verso né in un altro. In questi casi si può ricorrere a porte dalla chiusura particolare, in grado cioè di aprire un varco nel muro letteralmente sparendo alla vista o ingombrando un volume di spazio molto minore rispetto alla porta a battente.

In genere si pensa che queste soluzioni siano opzionabili esclusivamente negli ambienti di servizio, cioè dove l’estetica passa serenamente in secondo piano rispetto alla funzionalità delle soluzioni.

Per fortuna non è affatto necessario rinunciare alla resa estetica quando si scelgono porte diverse da quelle a battente: ci sono molte soluzioni che si sposano perfettamente anche con ambienti dal design molto curato.

Le porte ideali per le stanze piccole

Quando si tratta di far “sparire” una porta che non può aprirsi nella maniera classica, le soluzioni che si adottano sono essenzialmente due: dividere la porta in segmenti più piccoli oppure sfruttare le pareti come vano contenitore.

porte salvaspazio per stanze piccole
Porta a scomparsa, a libro e scorrevole – designmag.it

Le porte a scomparsa sono senza dubbio la soluzione più elegante. Si tratta di porte scorrevoli che, da aperte, alloggiano all’interno di un’intercapedine appositamente creata nel muro. Ovviamente per scegliere una soluzione del genere è strettamente necessario che nel muro ci sia abbastanza spazio per contenere l’intera porta. Se non ci fosse abbastanza spazio c’è sempre la possibilità di dividere la porta a scomparsa in due metà in grado di scorrere nei due muri ai lati della porta. In questo modo lo spazio necessario in ogni parete sarà molto ridotto.

Le porte scorrevoli non sono necessariamente a scomparsa: possono anche semplicemente muoversi su un binario posto all’esterno del muro. Anche in questo caso l’ingombro della porta, da aperta, sarà essenzialmente pari a zero. Lo svantaggio, rispetto alle porte a scomparsa, è che non si potrà utilizzare il muro per appoggiare mobili o quadri: dovrà rimanere completamente libero per consentire lo scorrimento della porta.

Le porte a libro sono invece porte composte da due parti identiche collegate tra loro da due o più cerniere lungo una linea centrale. Aprendo la porta le cerniere permettono alle due parti di ripiegarsi su se stesse esattamente come la copertina di un libro. In questo caso l’ingombro della porta da aperta sarà minimo, ma rimarrà all’esterno della parete, addossato a uno dei due stipiti. Si tratta della soluzione perfetta da adottare quando non è possibile creare l’intercapedine nei muri.

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