Sfratto per morosità, puoi farlo annullare in pochi giorni: quali documenti devi presentare subito

Uno sfratto per morosità può essere annullato, bisogna solo sapere agire in tempi brevi nel modo corretto.

Quando arriva la lettera di sfratto è un duro colpo. Significa perdere il diritto di abitare ancora nella casa come inquilino e dover sloggiare il prima possibile. Ci sono diverse tipologie di sfratto, per morosità e finita locazione sono quelle più comuni. Può capitare che il canone mensile non si riesca a pagare ed è allora che arrivano i guai.

Gli italiani preferiscono comprare casa chiedendo un mutuo alla banca piuttosto che pagare un affitto. La rata mensile del finanziamento seppur onerosa garantirà dopo 20 o 25 anni di avere un immobile di proprietà mentre il canone di locazione non porterà a nulla se non avere momentaneamente un tetto sopra la testa. Non sempre, però, è possibile ottenere il mutuo.

L’affitto rimane l’unica alternativa valutabile e così si procede con la sottoscrizione di un contratto che determina che per un certo periodo di tempo si vivrà nell’abitazione appartenente ad un’altra persona. Ogni mese bisognerà pagare puntualmente l’affitto altrimenti si rischia di ricevere una lettera di sfratto. L’atto, però, in determinate circostante è annullabile.

Quando si può ottenere l’annullamento dello sfratto

Il modo più semplice per bloccare lo sfratto è pagare le mensilità in arretrato. Dopo il saldo delle somme dovute il proprietario non potrà più intimare all’inquilino di lasciare l’abitazione. Canoni, interessi, spese legali, tutto dovrà essere corrisposto preferibilmente prima dell’udienza.

Documenti sul tavolo
Quando si può ottenere l’annullamento dello sfratto (Designmag.it)

L’avvocato lo comunicherà al Giudice che annullerà l’atto. Se il pagamento dovesse essere effettuato, invece, durante l’udienza allora il Giudice potrà concedere un termine di grazia pari solitamente a 90 giorni e, raramente, a 120 giorni. L’udienza sarà rinviata. L’inquilino può anche contestare l’importo richiesto se considerato illegittimo oppure opporsi allo sfratto presentando la documentazione che giustifica la propria posizione.

Un’altra strada è cercare di arrivare ad un accordo con il proprietario di casa per gestire il rientro del debito e bloccare lo sfratto. Bisogna conoscere pure le situazioni in cui il proprietario non ha il diritto di sfrattare l’inquilino. Se il canone di locazione non è stato registrato, ad esempio, oppure se l’opposizione dell’inquilino è giustificata da validi motivi tanto da far sospendere l’atto di sfratto.

La presenza di minori o anziani, poi, può ritardare o bloccare lo sfratto se presenta una situazione di fragilità sociale. Niente sfratto se l’inquilino è disabile o affetto da una grave malattia (sarà il Giudice a valutare) o in caso di morosità incolpevole dovuta dalla perdita di lavoro o dalla riduzione del reddito. Per chiedere la sospensione giustificata dello sfratto bisognerà apportare validi motivi e prove a sostegno dell’opposizione.

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