Molte persone si trovano ad affrontare una situazione paradossale e frustrante durante l’inverno: i termosifoni sono accesi al massimo, eppure l’aria sembra gelida e le coperte diventano indispensabili anche sul divano.
Le bollette del gas raggiungono cifre stratosferiche mai viste prima, eppure il comfort termico resta un miraggio lontano. Spesso si pensa a problemi dell’impianto o a una cattiva installazione, ma la verità è molto più semplice: si commettono tre errori marchiani che vanificano completamente l’efficacia del riscaldamento domestico.
Errori banali, quotidiani, che migliaia di persone ripetono ogni giorno senza rendersene conto, sprecando energia preziosa e denaro. Una volta identificati e corretti questi sbagli, la differenza diventa immediata e sorprendente: finalmente si ottiene calore vero e bollette dimezzate, migliorando radicalmente la qualità della vita domestica durante i mesi più rigidi.
L’ostruzione dei termosifoni: quando i mobili diventano nemici del calore
Posizionare mobili, divani o tende pesanti davanti ai termosifoni è uno degli errori più comuni e dannosi per l’efficienza del riscaldamento domestico, capace di ridurre la distribuzione del calore fino al 40%. Capita frequentemente di sistemare un divano o una libreria proprio sotto il radiatore del soggiorno, pensando che così risulterà più comodo o esteticamente gradevole.
In realtà, si crea una barriera fisica che intrappola il calore dietro il mobile, impedendogli di salire e circolare naturalmente nella stanza attraverso i moti convettivi dell’aria. Il termosifone lavora incessantemente, raggiungendo temperature altissime al tatto, ma l’ambiente resta freddo perché l’aria calda non può espandersi liberamente verso l’alto e diffondersi uniformemente.

La soluzione è semplice ma rivoluzionaria: bisogna spostare tutti i mobili lasciando almeno 30 centimetri di spazio libero attorno a ogni radiatore, permettendo all’aria di fluire senza ostacoli. Anche le tende lunghe che sfiorano i caloriferi dovrebbero essere accorciate o sostituite con modelli più leggeri che non interferiscano con la circolazione termica.
Termostato mal regolato e dispersioni termiche: i killer silenziosi del comfort
Una gestione inappropriata del termostato combinata con infissi inefficienti e correnti d’aria rappresenta la combinazione perfetta per raddoppiare i consumi senza ottenere alcun beneficio in termini di comfort abitativo. Molti termostati vengono impostati su una temperatura costante di 23°C per tutta la giornata, un valore eccessivo dettato dalla sensazione persistente di freddo che in realtà deriva dalle dispersioni termiche non dalla temperatura effettiva.
La temperatura ideale dovrebbe oscillare tra 19-21°C nelle ore diurne e scendere a 16-17°C durante la notte o nelle stanze inutilizzate, programmando fasce orarie differenziate per ottimizzare i consumi. Inoltre, il posizionamento del termostato risulta cruciale: se si trova vicino a una finestra esposta a nord o a una fonte di calore, rileverà una temperatura falsata rispetto al resto della casa, mantenendo l’impianto costantemente attivo o spento in modo inappropriato.
Il secondo problema cruciale riguarda gli spifferi: fessure microscopiche tra finestre e telai, guarnizioni deteriorate dalle intemperie e porte che non chiudono perfettamente creano correnti d’aria invisibili ma devastanti per l’efficienza energetica.






