Sembra troppo grande? Solo se sbagli posto: la verità sul divano nei micro spazi

Quando il divano sembra troppo grande in un soggiorno piccolo, il problema non è lui ma lo sfondo. Una parete ben progettata con alcuni specifici elementi può cambiare tutto.

Quando ho scelto il divano per il mio soggiorno non era il più grande in negozio. Eppure, una volta sistemato in casa, sembrava ingombrante. Non perché lo fosse davvero, ma perché tutto intorno era piatto, senza respiro, senza un contesto che lo valorizzasse. Il punto non era tanto trovare un divano più piccolo, quanto capire dove posizionarlo e, soprattutto, cosa metterci dietro. In uno spazio ridotto quello che sta attorno conta quanto il pezzo d’arredo in sé.

Non ho cambiato il divano. Ho cambiato il modo di trattare la parete che lo ospitava. E lì si è aperto un mondo. Bastano davvero tre scelte ben pensate per trasformare tutto. Una composizione di specchi, una carta da parati che crea profondità oppure una boiserie con due faretti leggeri. Sono soluzioni semplici ma se ben calibrate, fanno sembrare tutto più grande, ordinato e pensato. E la cosa più bella è che si adattano a ogni stile, basta scegliere il tono giusto.

Dove mettere il divano in un soggiorno piccolo senza sbagliare

Il primo tentativo è stato con gli specchi. Non quelli incorniciati, ma tre forme leggere, senza bordo evidente, disposte in verticale dietro il divano. L’effetto è stato immediato. La luce della finestra si rifletteva, la stanza sembrava più profonda e, paradossalmente, il divano sembrava più leggero.

Posizionarli non è complicato, ma va fatto con attenzione. Niente simmetria rigida, meglio una composizione che segue lo sviluppo della seduta, senza riempire tutto. Il riflesso deve essere controllato, non casuale, altrimenti crea confusione. E se il divano è in una zona non troppo luminosa, anche un solo specchio, ben posizionato, può dare un’illusione di apertura.

Divano con specchi
Dove mettere il divano in un soggiorno piccolo senza sbagliare – designmag.it

Poi ho voluto provare un’alternativa più decorativa. Una carta da parati con un disegno geometrico che creasse profondità senza essere invadente. Ho scelto un motivo a righe verticali sottili, tono su tono, leggermente irregolari. Una texture più che un disegno. Da lontano si percepisce solo una vibrazione, ma appena ti avvicini capisci che c’è un dettaglio che lavora sullo sfondo.

Lì il divano diventa parte del racconto. Questo tipo di parete funziona anche con divani colorati, purché la palette resti coerente. E serve un po’ di coraggio, perché spesso si tende a lasciare i muri neutri pensando che così la stanza sembri più grande. In realtà un muro decorato nel modo giusto allontana visivamente i piani e fa respirare l’ambiente.

Divano con carta da parati
Carta da parati per ingannare l’occhio nei piccoli ambienti – designmag.it

La terza soluzione, che ho consigliato anche a più di un’amica, è la boiserie. Non quella classica fino al soffitto ma una fascia a media altezza, in legno o MDF laccato, che incornicia la seduta. Se aggiungi due applique sottili, o meglio ancora due faretti orientabili appena sopra, la scena si compone da sola. Il divano non è più solo.

È parte di un set, come un attore con la giusta luce. Anche qui le proporzioni contano: la boiserie può occupare solo la parte centrale della parete, oppure estendersi lungo tutta la larghezza. Basta che non salga troppo. Deve servire da base, non schiacciare. Con il giusto colore, magari un sabbia o un verde polveroso, diventa una quinta elegante e sobria, senza appesantire.

Divano con boiserie
Boiserie per un effetto ordinato e accogliente – designmag.it

Tutte e tre le soluzioni hanno un punto in comune. Rispettano lo spazio senza nasconderlo. Non cercano di far sparire il divano, ma di dargli un contesto. È un approccio diverso rispetto al rendere invisibile per forza. Quando dietro c’è un racconto, anche un divano grande diventa proporzionato. Il soggiorno, pur restando piccolo, sembra più ordinato e vissuto.

Oggi il mio divano è esattamente dove l’avevo messo all’inizio. Grazie allo sfondo che lo accoglie sembra più leggero. Più giusto. Non ti viene da pensare che sia grande. Ti viene solo da sederti, e in un soggiorno piccolo, non è poco.

Gestione cookie