Di Sergio Romeo | 15 Maggio 2011
Frutto della prima collaborazione tra Vitra e il designer Alfredo Häberli, la sedia Jill è stata presentata allo scorso Salone del Mobile milanese. Così racconta il designer: “L’ ispirazione per Jill deriva dai «Leg Splint», che Charles e Ray Eames svilupparono negli anni ‘Quaranta per la Marina statunitense (…) Un’altra opera particolare, il “Playwood Elephant”, ha esercitato altrettanto fascino grazie alle fresature alla sua plasticità. La sedia Jill, con il suo sedile dalla superficie sporgente simile a un trampolino, pone la domanda se si tratti di una scocca con un sedile o di un sedile circondato da uno schienale a forma di nastro. L’assottigliamento della scocca ne evidenzia anche visivamente la flessibilità e la cedevolezza“.
Il fascino dell’espressività scultorea di questi primi prototipi in compensato ha dettato ad Alfredo Häberli le linee del progetto di una sedia ergonomica con la scocca in faggio nero, rovere naturale, o noce pigmentato.
Piegate come un nastro secondo una procedura brevettata, le impiallacciature di Jill vengono posizionate centralmente l’una contro l’altra, componendo così un sedile confortevole, elegante e flessibile come la plastica. C’ è anche un foro che rende agevole la presa dell’oggetto e l’ impiallacciatura si assottiglia gradualmente verso l’alto.
Jill Vitra è disponibile in colori fortemente espressivi e i dettagli sono personalizzabili con i rivestimenti in tessuto.
Anche le basi, in tubolare o in tondino d’acciaio, alluminio o legno conferiscono alla sedia un’espressione contemporanea grazie ad un intreccio complesso e leggero al tempo stesso.
Parole di Sergio Romeo
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